Mani e mente 
Che dire di questi tempi, paura, ansia e bilanci di vita personale.


La mia mente non riesce a staccarsi dalla tv, io che l'accendevo solo di sera, ora la mente vuole sapere che succede, le ascolti tutte le voci e ti sei fatta un'idea che viene dal profondo, e' solo l'inizio di un tempo lungo e difficile, sarà lunga la notte dell'umanità, per qualcuno, troppi non ci saranno altre stagioni e preghi per tutti nessuno escluso.

La mente crea scenari non sempre di speranza, mi terrorizza a secondo le ore del giorno e non riesce a concentrarsi su altro che non sia la protezione della vita del mio fisico.

In parte ammiro gli incoscienti senza paura , solo in apparenza perche' in realtà credo che siano i più spaventati, che escono, vanno e si illudono che sia solo uno dei tanti film della tv o un gioco virtuale.

Io l'ho capita subito dal primo istante da "poco più di una semplice influenza che però e' molto contagiosa".

Quando si sminuisce per tenere buona la popolazione vuol dire che la situazione e' gravissima, ho ascoltato e preso alla lettera le indicazioni e mi sono chiusa in casa, ringraziando il cielo che potevo permettermelo, non andando a lavorare.

La mente sa dal profondo che sarà lunga e non riesce a concentrarsi a darsi programmi, e' in stallo fra un'ansia e l'altra e ha chiesto aiuto alle mani.

Le mani hanno risposto come sempre, per mia fortuna.


Teli senza campioni, filati improbabili ma non ti va nemmeno di scendere nel semiinterrato a prenderne altri che ci giocano davanti i bambini dei vicini e tu non vuoi incontrarli, come non vuoi incontrare nessuno nei 50 metri per arrivarci che le scale interne i tuoi ginocchi non ce la fanno a farle perche' tanto ripide.


I teli quasi una rivincita tutti a traforato con la empisal, giochi con le schede per strane magliette e cardigan, in 2 mesi ne hai fatti parecchi e tutti bordi all'uncinetto che contare catenelle e punti libera la mente meglio di un antidepressivo.


Smacchini, pulisci, sospiri a volte giri a vuoto non ricordandoti che cosa devi fare, ma le mani quelle non perdono un colpo e intrecciano fili con l'uncinetto.

Non so come nessuno di noi cosa ci attende, che sia finito un modo di vita e' assodato. La vita sta riequilibandro la vita di tutti, nessuno di noi puo' dire con tutte le accortezze possibili che saremo fra i vivi, ma io come sempre fino all'arrivo della morte combatto in piedi e con le mani in movimento e prego dal cuore con tutto l'amore che ho per la vita e tutta la gratitudine possibile per ogni giorno che mi e' concesso esserci a raccontarmi la mia storia.

Uniti vinceremo, io spero che tutti uniti cambieremo ognuno di noi se fa lo sforzo di dare i giusti valori, politici e potenti compresi forse ci sarà un domani migliore e anche oggi metto in movimento le mani e prego.





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Il silenzio assordante 
Io cosa sia il silenzio in vita mia non l'ho mai saputo.

Da piccola facevo rumore da sola con il mio movimento e la radio sempre di sottofondo, poi 4 bambbini piccoli, poi adolescenti, poi adulti i figli e l'arrivo dei nipoti.

Tanta gente, tanto rumore e poi i figli escono di casa, e scende il silenzio rotto dal rumore dei suoni provenienti dall'esterno della casa, dalle mie macchine, ma una quiete rispetto al passato poi il rumore si fa assordante nell'ultimo mese.

Ti fanno quasi male le orecchie e la mente cerca i rumori abituali ma non li trova, il piccolo virus mortale se l'e' presi in cambio ti lascia l'ansia ma anche le stelle in cielo e gli uccelli che cantano e beccano in mezzo alla strada.

Lo capisci al volo che come l'uomo si deve rintanare madre natura riprende il suo spazio e se ne frega se tu hai paura rintanato in casa, lei colora il mondo di nuovi fiori, le farfalle giocano sul tuo balcone mentre il vicino tossisce e tu rientri dentro casa di corsa perche' i balconi sono vicini e hai capito che un colpo di tosse porta il virus come dicono gli esperti a 8 metri.

Strana la vita, il potente umano quello che punta i piedi per avere tutto e subito si trova nel limbo del non sapere minimamente come sarà la sua vita tra qualche mese sopratutto se l'avremo ancora una vita da vivere.

Ti fermi, soffri in silenzio per i tanti morti, si muore a centinaia ogni giorno ma non fa notizia perche' a parte qualcuno tutti lasciano questa terra con chi li ama accanto a consolazione, il virus questo non lo permette e te ne vai senza nessuno accanto come se il viaggio sulla terra non lasciasse niente di te.


Lotti hai una giovane donna in casa che era ad un passo dalla magistrale e la sua vita si e' fermata e trema che mi succeda qualcosa, io tremo per lei e tutti i miei figli e nipoti. Tutti saggi tutti in casa, chi ci lavora, chi il lavoro l'ha perso, chi deve andare al lavoro perchè e' in posto vitale per lo stato e vai avanti e passi ore fra uncinetto e macchina perche' c'e' solo da attendere cosa ha deciso madre natura dell'umanità, chissà come sarà la mia vita dopo mi chiedo fra un archetto e una maglia alta.

Non lo so e non posso saperlo ma ho la sensazione che non la mia vita ma quella di tutti non sarà più come prima, spero solo che sia più ricca di sentimenti di convivenza senza odio ma lo scoprirò solo fra qualche mese e nel frattempo prego e lavoro altro non posso fare.



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Il mio respiro 
Nel silenzio del primo mattino il mio respiro mi tiene compagnia, si sente benissimo nel mondo con pochi rumori, lo ascolti e hai imparato anche ad osservare quello che ti circonda.

L'aria e' piena di ossigeno, il cielo anche con le nuvole sembra di un bel blu pulito, i tramonti almeno quel pezzetto che mi e' concesso vedere fra due palazzi e' incantevolmente luminoso. Le farfalle in visita sul balcone sembrano tranquille anche loro e ho fatto un pensiero.

Lo zoo mi e' venuto in mente lo zoo con gli animali in gabbia che vivono una vita in pochi metri con il loro habitat che sembra ricostuito su misura e persone che passeggiano ad osservarli e guardiani che controllano che non ci siano problemi.


Ci pensavamo immortali e potenti, sicuri nella nostra vita spesso lamentosi che non fosse ancora più ricca e si faceva la guerra a chi pensavamo che minacciassero il nostro modo di vita, e' finito in qualche giorno e si sono invertite le parti.

Un minuscolo virus si e' insinuato in ogni posto e ci ha costretto a scoprire come si vive in uno zoo, in attesa anche noi della riapertura delle gabbie ma senza sapere cosa ci attende.

Il mio respiro lo ascolto mi sembra bello, ritmato, tranquillo, quello di chi ha sempre pensato prima al prossimo e poi a se stessa e ora si sta proteggendo in tutti i modi perchè quel respiro e' diventato la sua ragione di essere.

L'aria entra ed esce dai polmoni, calma e preghi che non ci siano colpi di tosse , ti analizzi vuoi sapere come stai e sopratutto non cedere allo sconforto ai pensieri negativi che abbassi il sistema immunitario e tu vuoi vivere.

Tutto con calmissima, dormi profondo abbandonandoti all'amore per la vita, combatti la tua guerra personale con l'unico obbiettivo di impedire al virus di prenderti e succhiarti via il respiro.

Stai a casa da un mese, dalla prime avvisaglie, hai chiuso fuori i figli dalla tua casa per proteggerti perche' vuoi veder crescere i tuoi nipoti e vai avanti.

Un mese e' diventato come aver vissuto una decina di anni, a me che il tempo volava sembra perfino che l'orologio avanti lentamente e fra ginnastica riordinativa casalinga, buon cibo senza sprechi che non sai quanto durerà la lotta al virus, ti dedichi alle tue passioni e ringrazi Dio che non devi uscire e preghi per chi invece e' la fuori a fare il suo dovere.

Non riesco a gestire il sito o i video e' come se il mio cervello non trovasse la concentrazione anche se mi impegno per superarlo e intanto creo e prego.



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Il tempo sospeso 
La sensazione la conoscevo, l'avevo già vissuta in privato quella del tempo che si sospende e tu annaspi nell'attesa che le cose prendano un nuovo corso.

Mai avrei immaginato allora, quando 39 anni della mia vita si sono dissolti in un attimo con la parola "morte" di chi amavi di più al mondo e con cui avevi lottato fianco a fianco per costruire insieme un bene comune che l'avrei rivissuto.

Allora ho scoperto che il tempo si ferma, che vedi e senti cose che prima non esistevano al tuo sguardo, che niente sarà più come prima e annaspi.

Una quarantena anche in quel caso, chiusa dentro te, pronta a difenderti quando gli altri pensavano di prendere la tua vita e per il tuo bene indirizzarla come volevano loro e mi sono dovuta risvegliare e uscire dal guscio del dolore per non soccombere.

Oggi il tempo si e' sospeso di nuovo, in modo diverso, qui si rischia la vita se non stai attenta a cosa fai e come lo fai, per qualcuno la si rischia senza potersi opporre e nemmeno difendere.

Il tempo si e' fermato con la vita che anche lei si e' dovuta fermare, siamo in attesa che il nemico muoia di fame.

Si scoprono tante cose di se e degli altri e speri che ci sia un tempo così migliore che giustifichi le tanti morti e i tanti lutti nelle famiglie.

Mi sono chiusa in casa come chiede il mio governo, con saggezza ho applicato tutte le regole; ho lasciato anche il web perche' mi sembrava sciocco parlare di maglieria, in un momento così atroce nella vita di tante persone, per rispetto e per amore del prossimo, ho continuato a creare e a pregare per ognuno di noi nel mondo. Siamo tutti figli della stessa madre, quella che gestisce le sorti di tutti noi, la vita, mi sembra sciocco pregare solo per me e quindi prego e creo.

Poi un commento a cui non riesco a rispondere perche' il sistema non me lo permette mi ha fatto pensare che forse mi sbagliavo che continuando a trascinare con la maglieria sollevo gli animi e forse e' tempo di rispolverare la videocamera in attesa che il nemico dell'umanità non trovi più spazio nei nostri respiri e tornare a coccolarci con amore e magari anche urlando l'uno contro l'altro tanto l'umanità e' sempre uguale passata la paura ognuno per se, ma nel profondo ci spero che qualcosi cambi e torniamo a video che della maglieria potremmo parlane per decenni.

Un sorriso e tanta forza a tutti.



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Per non dimenticare  
Questo blog ha raccolto tanti miei pensieri, un diario dei miei momenti di vita.

Credo che debba restare anche lo scontro con un piccolo virus all'inizio chiamato "influenza un po' più pesante che uccide solo gli anziani con patologie regresse"

Laviamoci le mani, cerchiamo di mantenere almeno un metro e andrà tutto bene.

I giovani hanno pensato " e chi se ne frega se muoiono gli anziani io non rinuncio certo per quello che dice il telegiornale al mio aperitivo serale"

Quelli con bambini dispiaciuti per gli anziani non si sono preoccupati troppo e non hanno immediatamente cambiato abitudini tanto i bambini erano al sicuro.

Il virus allegro come la vispa teresa ballava di bocca in bocca, saltava come un grillo a giugno di parola in parola, e arrivò a farci capire che non morivano solo gli anziani che diventava sempre più forte che non conosceva frontiere anzi saltava sui mezzi di trasporto aggrappato a tutto come il miglior portoghese ( colui che non paga biglietto). Via verso il sud , verso il centro, altri partivano per paesi lontani non importa da dove e per dove e' arrivato ovunque.

Alla fine tra chi credeva ad una manovra speculativa, chi ad un gioco della politica, chi non ci credeva per niente siamo finiti tutti a casa, chiusi nelle nostre cellette come api operose mentre fuori imperversa il disserbante sui prati.

Eccoci qui, non conta più chi sei, cosa sai fare, ci hanno fermati per non morire, mentre i medici come eroi senza macchia e senza paura tentano di salvare vite, scompare l'unione dei paesi europei. Tutti per uno non esiste più esistono di botto i confini nazionali anche se molti restano aperti, conta solo salvarsi la pelle.

Le case sembrano diventare prigioni, i genitori devono impare il mestiere che non hanno mai fatto delegato alla società perche' si deve produrre per fare ricchezza per molti solo sopravvivere con decoro.

Siamo rimasti nudi spogliati di libertà individuale, servono autocertificazioni per spostarsi, meglio non affacciarsi che il mostro denominato covid 19 si ingigantisce, diventa forte e non sai se e come ti succhierà l'aria dai polmoni.

Il mostro e' tutto nuovo nessuno di noi ha gli anticorpi nel mondo e lo sa bene la Cina che per prima ha combattuto come un leone e sembra aver vinto almeno per ora la sua battaglia se baderà ai casi di ritorno.

Siamo un'unica zona rossa ma la speranza e' comune, ce la dovremo fare perche' l'alternativa è la morte di infinite persone e tu non sai se farai parte dei sopravvissuti o dei morti.

La speranza c'e' e anche la chiara visione che il denaro si era mangiato tutto fino a non capire con chi abitavamo in casa...tutto da riscoprire e rifondare su nuove regole come dopo una immensa guerra mondiale ( come del resto sta diventando anche se i missili non servono contro il virus, fa da solo senza che noi possiamo difenderci se usciamo di casa).

Ci credevamo forti e potenti ma in realtà eravamo i soliti fragili umani che basta una spinta e si va a terra,

Difficile concentrarsi su quello che si fa, si attende che passi che tutto torni come prima, ma per tanta tanta gente non sarà così.

Vivo in casa dall'annuncio del virus, non sono mai uscita ho impedito ai miei nipoti di venirmi a trovare come ai figli, non avrei sopportato di far loro del male.

Ho giocato con i fili, ho creato cose belle, ora non vedo subito la luce alla fine del tunnel del virus ma arriverà, ma la maglieria all'improvviso mi sembra l'unico punto fermo della mia vita.

Un giorno scriverò un post in cui mi rallegrerò che sia passata ma per ora sto in casa, con la spesa fatta come i pagamenti on line e prego come sempre forse con maggiore intensità perche' fa bene al mio cuore.

Andrà tutto bene se ognuno resta al suo posto nella sua casa e Dio benedica tutti coloro che devono continuare a lavorare e a chi si occupa della nostra salute.





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