A protezione 
Il caldo ossessivo che entra nelle mie cellule toglie le forze e la voglia di fare o meglio la rallenta esponenzialmente a seconda dell'ora del giorno.

La mattina corro per cucinare pranzo e cena, paste fredde cotte all'alba che poi in cucina il sole la fa da padrone, lo odio questo periodo perchè e' il caldo a dominare le mie attività e ringrazio il cielo di non dover lavorare nei campi come mia madre o mia nonna.

Ti alzi e pensi che da un lato sei fortunata, dall'altro ti devi proteggere non solo dai raggi solari ma dalle necessità degli altri e tu cominci ad accusarlo tutto il calore ma non vieta di andare a macchina una mezz'ora per ricordarti che e' la curiosità a mantenere vive le tue giornate anche se sogni di scappare su un'isola deserta o in cima ad una montagna.

C'e' sempre mamma, come dice il detto chi ha mamma non pianga, perchè lei sa asciugare le lacrime ma mi chiedo chi asciuga quelle delle mamme.

Non si può chiedere più di quanto puoi dare e vai in protezione e diventa chiaro l'egoismo dei vecchi come lo si chiama abitualmente.

I vecchi sanno di cosa hanno bisogno e quali sono i limiti per gli altri hai sempre ottima salute perchè ti alzi e cammini e la macchina diventa nelle pressioni giornaliere un attimo di quiete.

Adoro mettere in archivio nuove emozioni che nascono da un filo, nuove costanti scoperte che ti allentano le giornate che danno un perchè diverso per cui alzarti dal letto.

Non ho lo spirito della abnegazione per gli altri, ho un alto senso del dovere, che spesso gli altri non hanno per me, ma tutto si bilancia se trovi il piacere di stupirti e questo di punto e' stata una scoperta e sorrido anche se ogni giorno è più difficile ma vado avanti perchè prima o poi arriverà un tempo nuovo in cui io sarò la padrona del mio tempo, non ho altri desideri e lavoro per questo!



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Tutto cambia 
Il bello della vita e' che non è mai uguale, quando pensi che tutto vada bene, ricomincia la salita.

Per me non e' necessario sfidarmi magari scalando l'Everest, eh no davvero, affronto certe salite che se non avessi come armi nello zaino sulle spalle, fede, speranza e amore non ce la farei.

Io sono cosciente di vivere una vita da guerriera, al mio posto dove la vita mi ha messo, con le persone che mi ha affidato, con l'aiuto di belle e di brutte persone perchè tutto serve.

Sono laggiù nel semiinterrato a cercare di mettere ordine fra le mie cose, a riprendere in mano la mia casa dopo 6 anni di abbandono totale, perchè ero fuori in guerra fra lutti e burocrazia e quando sono tornata nel presente volevo il cambiamento e sono iniziati i guai.

Ho smosso io le energie, io volevo sapere se ero finita o se il mio fisico era così addolorato dallo spirito che sembrava spegnersi.

Fatica, paura di non farcela, immense quantità di oggetti inutili conservati e chiedersi il perchè, quando una cosa la si mette via non e' una pausa di riflessione e' perchè non serve più e tanto vale eliminarla subito.

Il vivere costantemente attaccata al vissuto passato non aiuta, me ne sono accorta, toccare oggetti e non sentirli più tuoi ti fa sentire bene e butti nel sacco a cuor leggero ma con immensa fatica complice anche il caldo.

Tutto cambia e gli oggetti ne sono la dimostrazione costante, niente torna come era per fortuna o per sfortuna a seconda dei casi ma certo e' che si comprende il viaggio personale in questa vita quando guardi gli oggetti riempirsi di polvere e non avere più un senso per esistere.

Una strana estate quella del 2018, probabilmente sarà l'ultima in cui potrò permettermi tanta fatica lottando con le forze che però si sono risvegliate, non era il fisico ma lo spirito a determinare la mia apatia, il dolore colpisce gli organi come una grave malattia e la mente se non la risvegli ti porta a morire.

I pomeriggi sono belli, la stanza delle macchine e' ancora nel caos ma non importa e' sufficente per tornare a studiare e a fare video.

Intrigata dalle coste con fili appoggiati, ho trovato come recuperare dal caldo e cosciente del momento complicato ma anche di risveglio che sto vivendo vado avanti, non so dove mi porterà il nuovo percorso ma comincia a piacermi!





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Cambio rotta 
Il mare in tempesta costringe i marinai spesso a cambiare la rotta, per evitare di finire nella tempesta.

La mia tempesta e' evitare che i doveri tramutino i miei sogni da realizzabili ad impossibili.

Non mi importa di niente se non costruirmi una vita dignitosa e di rispetto, il resto sono paranoie del mondo.

Ieri ho pensato per 24 ore che nella vita tutto si ripete, che tutto torna a te per essere di nuovo vissuto e sono tornata nelle angoscie del passato che mi hanno tolto il respiro.

Niente torna, perchè tu sei cambiata e non lo permetti.

Sono andata a macchina per svuotare la mente, e dal passato di un vecchio manuale ho preso dei punti strani, sbagliati i filati, ma capito come fare e non e' poco.

Non devo e non voglio permettere al presente di essere interotto dal passato ma prendere sistemi creativi di altre macchine si che mi piace, e' un rivivere il passato in maniera diversa.

Ne ho trovati una decina di punti a coste con il sistema a tessuto quindi del filo appoggiato sugli aghi, c'e' da studiare come fare al meglio ma ci sono riuscita.

Posso modificare, studiare, far rivivere un passato dei punti a nuove soluzioni creative e questo voglio attuare anche nella vita, dagli errori del passato, modifico, non senza rivivere purtroppo i momenti, per andare verso un futuro nuovo.

Sulla carta leggo un futuro difficile, sempre più a dipendenza degli altri per un fisco che perderà colpi e tutto insieme che mi tramuterà in un oggetto da appoggiare qua e là a seconda delle disponibilità dei familiari; ma io non sono d'accordo.

Mi porteranno in posti in cui non voglio andare, mi metteranno in condizioni comode per loro per proteggermi da me stessa ma fino ad allora combatto sono nel pieno delle mie forze ritrovate con sudore e fatica degli ultimi 3 mesi, ora so che non sono finita fisicamente ma era il dolore e le preoccupazioni a mangiarmi il respiro, a togliermi di dosso le energie, sono viva e vitale come non mai in questi 62 anni, non devo permettere però al passato di togliermelo ancora se voglio avere un futuro diverso di quello scritto sulla carta degli anziani, perche' finche' avrò respiro io comanderò nella mia vita me lo sono giurato a Dio piacendo!



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Spezzo l'aria 
Un gesto di tanti anni fa che non comprendevo, durante i temporali veniva staccata nei camini la catena che reggeva la grande pentola posta sopra al fuoco e veniva gettata fuori durante il temporale, mia nonna diceva che serviva a rompere l'aria.

Ci pensavo ieri sera a quel gesto della mia infanzia, e' vero quando soffochi e tutto sembra un violento temporale nelle emozioni della tua vita meglio rompere l'aria con un gesto diverso e inaspettato.

Io ne ho scelto uno complicato e faticoso, in parte forzato dalle necessità, ma volevo capire se ero finita fisicamente visto che mi spaventava anche il pensiero del fare, la vita mi ha usato come la catena mi ha buttato nella mischia e sono ancora qui a combattere, ora lo so fisicamente non sono finita, era lo spirito che si chiedeva che senso avesse fare tanto devo morire in ogni caso.

La morte come abbandono di questa relatà non mi ha mai spaventato, il non vivere si e quindi ora lo so e si vive.

Ho fatto il gioco della chiara dell'uovo nella bottiglia larga la notte di San Giovanni e al mattino ho controllato che forma avesse assunto la classica "vela di san Pietro" ho visto una tigre con in piedi con i pugni pronti a colpire e una nuvola che le stava vicino, si ora sono pronta a prendere a pugni tutto quello che si frappone fra me e la mia voglia di vivere.

La mia vita e' un insieme semplice di emozioni, doveri, fatica e sudore condite da tante preoccupazioni ma non la cambierei con nessun altra, nemmeno con una semplice e d'effetto senza pensieri, si combatte si prende la nuvola delle preoccupazioni e la si fila ci faccio una rocca di filato per creare.

Si muore quando lo spirito ha finito il suo corso diceva un articolo in rete, sarà ma io non mi preoccupo ho troppo da combattere, ne sono certa lo spirito è vivo e vitale ha solo bisogno di vivere come lui vuole e lo sto aiutando in questo.

Se ascolto le paure mi siedo e attendo il passaggio come ha fatto un'amica che ha scelto di vivere in casa senza contatti perche' ha paura di uscire di casa, io quella fine non la voglio fare io voglio vivere a modo mio ascoltando quello che ho dentro che nemmeno conosco quindi la scoperta di me alimenta la mia energia e sogno solo di lasciare che quello che e' dentro fluisca fuori e mi stupisca, nel bene e nel male.

Non posso cambiare niente della vita degli altri ma come la loro vita influisca sulla mia si e quindi serenamente, cemento, tinteggio, sistemo centinaia di oggetti, altrettanti ne butto e coloro la mia realtà in attesa che lo straordinario di questo momento diventi realtà...sono l'attrice e regista di una sola cosa, la mia vita !



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Tutti da me 
Sono diventata una pagina di FB pensavo ieri pomeriggio mentre spostavo, carrelli, pettini, scatole di appunti e fogli, staccavo dalle pareti oggetti e il semiinterrato si e' riempito di nipoti e figli per non parlare delle vicine di passaggio.

Sono diventata un posto da vedere, metto curiosità, tutti scendono a vedere se ci sono progressi, l'unica a vedere la montagna di lavoro che c'e' sono io.

Alterno momenti di sconforto a momenti di soddisfazione, me e' tutto un caos e con la paura che una volta finito crolli sotto il peso della stanchezza, mi rincuoro dicendomi che è una mia libera scelta che posso farcela, che non e' detto che mi ammali.

Mi piace accarezzare l'idea che oggi entro nella stanza delle macchine e dipingo i muri che tolgo il vecchio per il nuovo, che scomparirà l'odore delle lacrime perchè le lacrime hanno un odore secondo me che entra nei muri e non si toglie più.

Sono scappata tante volte di sotto a piangere quando la mia lotta a sollevare che amavo riceveva grandi stop, perchè non si riesce ad aiutare nessuno solo se stessi.

Mentre scappavo a macchina, o semplicemene scappavo per non soffocare in casa e liberare il pianto come liberazione dal dolore perchè mio marito secondo me non si ribellava al male che attimo dopo attimo lo consumava ma lo prendeva come un destino a cui era inutile opporsi, quasi un tutto scritto che andava consumato e l'aria diventava per me veleno, sfogavo nel silenzio del semiinterrato seduta davanti ad una macchina tutto il mio dolore.

Non l'avevo capito il bisogno di ristrutturare, di ripulire, di cambiare il colpo d'0cchio alle stanze e mentre tutti entravano nella stanza dei filati nipote piccola compresa che l'unica cosa che voleva sapere era quando mettevo bene i giocattoli che ora non ci si arriva più a prenderli, ho capito sto lavando via l'odore delle lacrime.

Ognuno la sua croce diceva mia nonna, ognuno ha la forza per portarla aggiungeva, perch' il cielo manda la prova ma in base alle proprie forze.

Eccomi dentro alla mia prova a non voler accettare passivamente quello che la vita mi riserva, mi ribello per principio insito nell'anima, se la vita è una prova la gioco a modo mio per ora si tolgono le lacrime, l'odore di abbandono in tutti i sensi anche se sola non mi sono mai sentita e non per la gente che ruota intorno a me ma perchè so che nessuno può fare niente per la mia vita tranne io.

non posso fermare quello che mi gira intorno, ne' cambiare nessuno ma la mia vita posso renderla un inferno o un paradisoo e propendo con speranza per la seconda visione.

Potrei piangere sul latte versato o uscire e mungere una mucca e riempire un secchio, io ho scelto la seconda soluzione, ma il secchio fatico a riempirlo ma so che alla fine avrò quello che voglio e a testa china con dolori che mi massacrano stringo i pugni e vado avanti.

la leggerezza del cuore non ha niente a vedere con quello che ti succede tutto sta a decidere di pensare positivo o negativo e si attivano respiri diversi, vado a lavare le lacrime e poi torno a vita nuova!



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