Il Natale dalla parrucchiera 
Si ripete un rito antico la vigilia di un giorno importante per i cattolici, gia' sembra che ci dimentichiamo sempre che il Natale sia una festa religiosa, si corre tra cucina e regali e' come se fossero feste che tutti e dico tutti sentono e vivono ma ieri entrando dalla parrucchiera mi chiedevo chissa' come la vivono la festa i non cattolici, non ci avevo mai pensato, saranno infastiditi come dal crocefisso nei luoghi pubblici, oppure sorvolando sul senso intrinseco della festa lo diventa per tutti?
Si approfittera' dei giorni di festa segnati sul calendario allo stesso modo di un cattolico e festeggeranno tutti?
Come lo si vive oggi il Natale?

Ieri dalla parrucchiera c'erano due donne terrorizzate dai ladri che avevano spostato i loro averi fuori dalla cassaforte di casa, e ne parlavcano con disperazione di un probabile attacco dei ladri, ma erano scioccate, allarmi, comprato i mariti delle pistole, niente spostamenti o parenti che i ladri possono approfittarne, la miseria mi sono detta e' brutto possedere molto, crea problemi grossi e allora si e' dato il via al Natale mentale,ho iniziato ad ascoltare i discorsi dei presenti, e' un giorno davvero particolare fa uscire fuori e sentire l'animo della gente, c'e' chi fa la corsa al Ferrari spumante 100 euro per dire al geometra che gli ha risolto un problema grosso con il comune, chi riceve un canavaccio ricamato a mano a punto a croce orlino sfilzato e bordo all'uncinetto e si sente offesa poi pero' non resisto e le quantifico il lavoro un canovaccio per 10/20 ore di lavoro quanto lo champagne del geometra e si e' calmata, un po' d'umanita' fra un phon e una tinta , di sentir parlare di amore nemmeno un po', soldi, favori, ringraziamenti un po' tanto triste, ma poi entra un'amica che mi ha inseguita con un regalino per me, un biglietto colorato dal suo cucciolo di due anni per me con scritto FORZA una cornice blu e gli occhi sorridenti del suo bimbo a dirmi che non sono sola che sono amata meno male a parte tutto l'amore c'e' e resiste agli urti della vita, e ognuno lo attrae nella misura in cui lo dona!


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E' tempo di me 
Ieri sera mi lamentavo dei miei dolori reumatici dicendo mi sento una vecchia avanti negli anni e mio figlio mi dice....la vita mamma non ti ha risparmiato davvero la fatica sono il "regalo" di una vita dura di fatica.... gia' ho messo impegno in ogni cosa che facevo, non mi sono mai risparmiata, donna di un altro tempo di un'altra educazione MA e' tempo finito anche quello, ricomincio da me, mi sono svegliata e il mio fisico mi ha detto, brava ho saputo che andiamo dalla parrucchiera meno male.... gia' meno male che i miei capelli non ne possono piu', hanno pagato lo stress degli ultimi anni, anche loro che era un punto forza della mia bellezza sono spenti, aggrovigliati, restii alla spazzola, non mi danno fastidio i fili bianchi mi sa tanto che la parrucchiera si arrabbiera' perche' di dare un po' di colore e sentirmi la testa di un estranea non mi va, e' proprio vero la finzione non mi piace nemmeno nel tingermi i capelli, ma e' veramente tempo di pensare a me ma devo cambiare testa modo di essere, via quell'aria da donna madre e solo madre, vediamo di togliere il tappo alla mia essenza, perche' io lo so chi sono e cosa voglio devo riprendere totalmente il timone della mia vita, ho navigato per mari burrascosi qualche volta mi sono bagnata tutta e sono rimasta esposta da sola alle intemperie, forse e' il tempo di navigare come dice un augurio ricevuto verso un porto tranquillo, ma per farlo devo spiegare le mie vele e mettermi io al timone di ogni cosa, so benissimo di essere il comandante del vascello, so di non avere piu' ne' di aver voglia di avere piu' padroni nella mia vita, iniziamo dai capelli, poi passiamo al resto, in fondo ho messo su 30 chili per lo stress e la paura posso anche toglierli per pace e calma, via su Ortenzia che OR ha una marea di sogni, e se ti guardi bene in fondo all'anima anche tu ne hai tanti, il mondo non finira' se io non voglio che finisca la mia esistenza ..su vento in poppa e andiamo verso il porto!


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Le frasi fatte  
che riempiono le giornate natalizie, cuore - amore - famiglia - calore - camino - donare - auguri - affetto - abbracci ci componiamo tante frasi fatte con queste e altre parole associabili, scoppia la bonta' scoppia la corsa al regalo spesso fatto per dovere, ma non ci sottraiamo per la magia che viviamo, ma perche' se siamo cosi' bravi per 15 giorni non riusciamo a farlo durare sempre, cosa e' finzione il periodo delle feste o il resto dell'anno ci serve un pensiero collettivo per smovere le energie e allora se il pensiero collettivo ci fa sentire bene perche' sorridiamo ci abbracciamo ci perdoniamo ci parliamo piu' volentieri allora perche' il resto dell'anno e' fatto di musi duri che se trovi qualcuno che ti sorride pensi che venga da un altro pianeta?

Il 7 di gennaio, smontiamo il presepe l'albero l'addobbo ma spesso nelle scatole in soffitta o in cantina ci mettiamo anche le parole del Natale,ci mettiamo su quasi un cipiglio burbero quel giorno e ci si riscontra con la realta', i vicini a cui hai detto buon Natale con il sorriso non ci o non li salutiamo piu', sul posto di lavoro fortunato chi ce l'ha riportiamo musi lunghi e lugubri..so' finite le feste...ma mica siamo finiti noi, non potremmo fidarci del mondo quella frazione in piu' che ci permetta di stare bene creare la magia del collettivo non ha bisogno per esistere sempre che della partecipazione di ognuno di noi peccato che si aspetti sempre la ricorrenza per far scattare il tutto e una parte di me dice meno male almeno 15 gg all'anno l'altra parte e' arrabbiata perche' sa che e' facile donare un po' di se agli altri ma nessuno lo fa e la magia finisce con un albero e una statuina in una scatola fino all'anno prossimo!


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Le scale 
un po' come la vita le sali molto faticosamente ma d'attacco dolore o no mi spiace io prendo tutto di petto e di corsa, da buon ariete, la conosco la commercialista, di solito andava mio marito,ma abitavamo al piano di sotto ci siamo salutate decine di volte,consegnati i documenti, passiamo a parlare di quello che mi sta a cuore gia' mentre facevo le scale con profondo dolore e con il figlio accanto che sorvegliava che fossi in grado di farle, la mia mente era rivolta ad un sogno grande e ha un paio di domande da fare, consegno le autocertificazioni e poi racconto il mio sogno e non e' un no ma un aspettiamo la pensione vediamo l'importo e poi ne riparliamo, io ce l'ho un sogno grande che non e' per me ma attraverso me vuole essere di aiuto a chi della maglieria ha deciso di farne un salvavita, un esprimere la propria manualita' e creativita', e mentre mi annunciava che allo stato non erano bastati 15 mila euro di tasse sulla liquidazione e che tra un anno mi avrebbe scritto con busta rossa l'agenzia delle entrate per chiedermene altrettanti e tu pensi che fatta la successione a te non restera' praticamente niente della liquidazione di tuo marito che 35 anni li ha lavorati per lo stato e non per la famiglia dovresti essere incazzata nera e invece quel... si puo' fare... per il tuo sogno copre anche la disperazione di sapere che quei 4 centesimi che tu speravi fossero un aiuto perche' sai che la pensione e' poca cosa non ne restera' niente, copre a mala pena tutto il resto, si ho un sogno grande, passate le feste posso cominciare a mettere in pratica il sogno posso e non sara' facile farlo diventare realta', potro' diventare quello che voglio da sempre, restero' sempre in bilico sul come sopravvivere ma ci sono abituata, ma sognare non ha prezzo e scalda il cuore anche il 21/12/2012, con tutti gli annessi del caso e ridiscendo le scale non sentendo il dolore atroce del ginocchio!



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Tempo di risveglio 
Dicono le amiche iscriviti ad un corso yoga, medita pensa libera l'anima, dice OR scendi costruisci con i fili le solite magie incanta la mente, vai sull'isola che non c'e' dice Ortenzia, sono una donna d'azione ho bisogno di fare qualcosa che mi faccia buttare fuori le tossine accumulate, che risvegli il mio corpo che mi faccia sentire viva, gia' io penso anche troppo, la maglieria continuo a farla a me serve qualcosa di faticoso che pero' mi faccia sentire viva e vitale, non servizi familiari ma un'impresa e non da poco, che mi costringa a fare, nel fare riprendo vita, l'immobilita' uccide chi e' d'azione, oggi c'e' la sfida pensione di reversibilita' 3 piani di scale alte dure da fare, lo so bene ho abitato nel palazzo 10 anni e il ginocchio non regge, preparo tutto i documenti se non ce la faccio faro' scendere qualcuno non posso strapparmi i capelli ma la domanda on line va presentata e siccome non si puo' piu' andare all'Inps perche' non ti ricevono piu' devi andare a farti aiutare da un sindacato e siccome i 3 vecchietti che mi hanno ricevuta ne sapevano meno di me di pc e di on line meglio pagare uno studio e qualcuno di piu' preparato, poi ci lamentiamo che va male che i giovani sono disoccupati o su un letto a guardare il soffitto, ci sono persone senza togliere niente a quello che sono state che dovrebbero essere al centro bocciofilo e riposarsi, ma il mondo non va cosi' ora vado finisco di riordinare i documenti, speriamo di farcela!



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