Le mani in difficoltà motoria non me l'aspettavo e di botto niente lavori manuali ripetitivi, mentre fai magnetoterapia, massaggi, creme etc pensi al valore dell'uso delle mani nella tua creatività, sono tutto senza non puoi fare altro che vedere la tv di sera e giuro proprio non ce la faccio, ho bisogno di loro delle mie mani.
Di giorno funzionano bene, di sera al minimo accenno di uncinetto o di altro lavoro che richieda ripetere il gesto o mantenere la stessa posizione il dolore diventa violento come se si ribellassero e mi chiedo se sono loro che si ribellano o la mia mente.
Ho viaggiato in altre creazioni per imparare che quando capisci che il mondo sta preparando un piatto amaro ai suoi abitanti senti il bisogno di esplorare per non avere rimpianti in futuro ma alla fine tutto torna alla maglia al bisogno disperato di fare e avere qualcosa di utile da indossare che di perdere tempo non va più alle mie mani.
Il caldo imperversa, abbiamo un'altra ondata da superare ma da oggi inizio una nuova stagione, torno nella maglieria che e' l'unico posto al mondo che mi fa sentire bene.
Uso i video brevi attendendo che passi l'onda calda, ringraziando che posso essere in protezione nella mia casa antica quelle che hanno 50 cm di muro, che respirano e ti proteggono.
Le troppe difficoltà che stiamo affrontando tutti, forse tranne i ricchi veri quelli da milioni di euro che gestiscono il mondo, ti fanno capire come ti salvi se sai usare le mani, le mie sono in difficoltà ma non mollo, mi curo e mi proteggo e intanto faccio quello che posso e con il sorriso si affrontano le difficoltà tanto lo so nel profondo che non e' l'uomo che comanda e gestisce la vita, noi siamo soli granelli di sabbia spostabili dal vento e con speranza inizio la nuova stagione.
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Ti vedi nella foto che ha fatto tuo genero, il peso degli anni il tuo corpo lo porta tutto su ogni cellula, e' anziana la signora sotto l'albero mentre guarda teneramente il figlio della nipote appena nato.
Sistemare il passato, dare collocazione agli oggetti, valore ai ricordi, da novembre mi si e' spezzato qualcosa dentro, le mie radici non ci sono più. sono passati oltre tutto quello che mi legava ad una vita vissuta non c'e' più e ho perso la direzione della mio cammino presa a piangere sui morti.
Fermo restando che i morti , marito, suoceri, genitori, amici e conoscenti hanno percorso la loro strada che inevitabilmente termina per tutti, poveri e ricchi, sapienti o umili, tutto si livella in quel passaggio, sperando che abbiano fatto un buon percorso, se tu ci sei ancora e hai strada da percorrere , meglio smettere di piangerci e andare avanti.
La vita non aspetta che tu abbia finito di piangere lei ti vuole viva per percorrere la tua di strada ed io alla fine l'ho capito.
Io sono io, e ho ancora tempo a disposizione.
In qualche mese ho versato le lacrime trattenute per 10 anni, ora mi sto asciugando gli occhi e mi preparo per vivere al meglio di me il tempo che mi attende, sperando di averne molto a disposizione che vorrei costruire ancora per gli altri e per me.
Ho preso i libri di educazione artistica delle mia scuola media e ne faccio tralci fioriti sostituendo quelli vecchi, rinnovo con il passato e così ho capito che devo farlo con tutto, prendere il passato per costruire il futuro.
Sono quasi pronta a tornare nel mio mondo con tanti interessi diversi che mi appagano e mi fanno sentire bene e a preparare cose nuove e piene d'amore, tanto ne sono convinta saremo giudicati sull'amore che abbiamo donato e via verso l'ultimo capitolo e le macchine ne faranno parte ma non solo quelle che sto scoprendo passioni diverse in base ai dolori delle mie ossa e dei miei muscoli, che il corpo si prepara alla vecchiaia anche se la mente non vuole.
Mi libero e torno .
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Dice che questo è un tempo in cui le parole innervosiscono, ne sentiamo troppe tutti urlano e gridano chissà perchè nessuno tranquillizza tutti a preannunciare la fine di un mondo conosciuto in nome del cambiamento.
Loro non hanno mai cambiato il suono, per alcuni fastidioso e stridulo, per altri meglio di una bassa frequenza per lo spirito.
Per me solo vederle mentre tento di tagliare altre radici con il passato, come se dovessi rimanere sola di fronte al futuro, scaldano l'anima.
Sono una parte di me, comprate con mille sacrifici, un pezzetto alla volta, almeno quando costavano come 5 stipendi medi e poi quasi regalate e tu hai continuato a studiare e a fare per vestirti come volevi.
Mi hanno sempre resa felice e fiera di me, poi l'ho donato al mondo quello che avevo imparato, prima gradito e poi rifiutato a male parole e sono tornata a smettere di donare a piene mani e ho rallentato i ritmi, ma loro sono a ricordarmi che ogni volta che la vita mi mette alla prova, loro sono la mia salvezza.
Sto chiudendo un tempo durato 67 anni, devo lasciar andare quello che mi ha accompagnato come protezione e venire a vivere nel presente.
Nel mio presente fra persone che vivono la loro vita e ogni tanto incontrano la mia ci sono io, il mio immenso amore grato alla vita e loro, le mie macchine.
Osservo con attenzione le persone più grandi di me, analizzo per capire come evitare di fare vite che io non potrei sopportare e mi chiedo cosa serve a me per vivere serena con me stessa nel tempo presente.
La risposta sempre la stessa, curare l'immenso piacere di scoprire ancora e ancora come una macchina reagisce alla mia creatività.
La passione ti trascina quando stai male, ti sostiene nei periodi bui, ti costringe ad analizzare e a fare quello che ti fa sentire bene insomma e' un allenatore che non costa niente se non la tua attenzione.
Appena finisco un altro grande cambiamento di vita, manca poco, io entro di fatto in quel tempo che mi vedrà attendere serenamente la conclusione del viaggio.
Biologicamente avrei una quindicina di anni, poi sia quello che sia, ma me le voglio godere, giocarci, continuare a mostrare e a condividere a modo mio perche' le mie macchine sono il mezzo per stare bene con il mondo e dare un senso al mio viaggio.
Non vedo l'ora di tornare a macchina e sapere che sono dentro ad un tempo fatto di paura e terrore intorno a me ma che scompare appena prendo due fili e li inserisco nel tendifilo.
Non rifiuto quello che la vita mi mette sulla strada, sono le mie prove ma finche' mani e mente funzioneranno me la godo perchè non posso fermare l'umanità ma posso aiutarne una piccola parte a gioire con me se hanno una macchina davanti.
Ad ognuno i suoi doni i miei li metto in pratica grata alla vita.
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Me lo sono chiesta all'improvviso passando per il blog qualche giorno fa.
Credo che il costo dell'energia elettrica mi abbia costretto a togliermi piccoli piaceri come usare il pc quando voglio io come voglio io.
Il mio caro blog e' sempre il miglior modo per mettere a luce i miei pensieri, magari meno ma esiste ed esisterà con me per me.
Mica mi passa la passione per la maglieria, ma pensieri tanti, troppi forse per una signora che affronta tutto a testa alta, con dignità ma sono tempi difficili per lo spirito.
Mentre non scrivevo mi sono dedicata a conoscere la empisal nuova, e devo dire che ci stiamo conquistando a vicenda, lei scorre come se lavorassimo insieme da 40 anni, ed io finalmente conosco punti che altre macchine non fanno, come il punto rete.
Mi piace scoprire e provare cose nuove e questo mi aiuta a tenere a bada i problemi, che non sarebbero i miei ( la mia vita ha il senso che ho voluto darle nell'ultimo decennio) ma che ci vengono buttati addosso come se fossimo noi i colpevoli e pensi che solo la maglieria, le macchine non ti creano problemi ma solo la gioia dell'incontro. Per questo motivo continuo a sperimentare e studiare e a condividere.
La bellezza di un punto rasserena l'animo, la riuscita di un capo ti fa sentire bene e alla fine questo conta. Non posso fare molto per aiutare il mondo, posso solo rendere bello il mio di mondo e di chi mi circonda, fosse solo giocando con i fili colorati.
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Piccoli video, non li avevo considerati finchè youtube non mi ha chiesto se volevo partecipare e mi sono chiesta il perchè.
Poi ho intuito la portata del piccolo video di meno di un minuto, è il modo migliore per far conoscere l'arte della maglieria anche a chi non sa cosa sia e farla continuare a vivere e a prendere forma fra i più giovani, magari non subito ma un domani.
Una fissa la mia di lasciare al mondo un segno del mio passaggio che finchè vivi sei presente nel bene o nel male ma appena te ne vai si vedono i frutti del tuo passaggio ed io qualcosa vorrei lasciarla in eredità.
Molti dei miei coetanei se ne stanno tornando a casa o hanno tirato i remi in barca e lasciano che la barca vada con la corrente, io proprio non ci riesco.
Io voglio remare finchè le energie me lo consentono e allora ben vengano anche i video brevi da cellulare e si studia.
Li userò come viene al momento ma per ora si fanno prove con i punti che mica e' facile per una minuziosa nello spiegare a farli brevi brevi ma sto imparando!
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