Colore 
Ci sono filati che proprio non vedi o non senti tuoi, restano sullo scaffale per anni, ci passi davanti ma niente, nessuna emozione nel vederli e tu di solito con le rocche hai un rapporto molto comunicativo. Le guardi e sai cosa farne, ma in alcuni casi non ti colpiscono e tutto tace.

La confusione nel cambiamento della mia vita, di cui ho preso atto, crea confusione anche nel creare a macchina, ma tu sai che se smetti di creare si passano periodi senza gioia e soddisfazione personale e si vive male.

Ho cambiato colore a due camere da letto, una faticata immane fra rulli e vernice, ho alleggerito gli spazi, ho tenuto l'essenziale e poi ho guardato le rocche tristi come le chiamavo io e ho fatto come con le stanze da letto ho preso il colore e ho dipinto anche loro!

Ci vuole coraggio anche ad uscire dagli schemi che gli altri hanno deciso, io la mia vita e la maglieria la vedo secondo me, nella vita non sempre mi riesce essere me stessa ma nella maglieria proprio non mi interessa che pensano di me e sono io.

Perchè non smetterò finche' gli occhi e le mani mi assistono di creare, per quel sottile piacere di creare modelli che nessuno ha mai fatto e secondo me.

Doveva essere un progettino, una semplice maglietta da casa a vanisè con la macchina per filati grossi, si sta prendendo ore di lavoro, ma mi sta sorprendendo e' l'ultimo capo invernale poi passo al primaverile.

Mentre passavo il colore ho capito che si amo mostrare come fare, aiutare chi inizia, ma realmente sono in pace solo quando ascolto il mio profondo e creo.

Cambiamento che pensavo che toccasse anche alla maglieria, ma mi sbagliavo la maglieria, il creare cio' che non esiste dal nulla, lo stupore che provo fanno parte di me come il sangue che mi scorre nelle vene.

L'avevo scritto, l'ho usato come finale in Ortenzia amore e maglieria che sarei tornata a creare, e a mostrare nel sito ogni tanto, fra tutto quello che mi lega alla maglieria ho capito che posso fare a meno di tutto ma non di un filo con cui stupirmi.

Cambiamento ovunque, ha iniziato la vita togliendomi in pochi giorni un mondo certo e conosciuto, non avevo capito che quando pensi che sia finita è finito un tempo ma se ne hai la forza ne inizia un altro, diverso, sofferente ma se rimani salda in quello che senti, scopri cose nuove di te e prosegui il viaggio.

Un decennio salvo chiamate improvvise dall'altra dimensione, credo che questo sia il mio tempo per la maglieria prima che le mani e gli occhi cedano, bene, voglio splendere, ma non per l'applauso degli altri, voglio splendere per me, mostrando come fare agli altri se gradito.

E si parte per questo decennio nuovo, con meno forze fisiche, con tanti acciacchi di chi non ha risparmiato il suo fisico per gli altri ma voglio viverlo con me e per me.



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Tutto in movimento 
Passano mesi e tu sei lì a lamentarti che tutto è immobile e stagnante, pensieri e preoccupazioni dominano.

Quando però pensi che sei tu che non fai niente per cambiare la situazione e prendi di petto la situazione tutto si anima.

Dal 2 gennaio in soli 22 giorni fra dolori articolari e muscolari che piangi anche a fare qualche piccolo sforzo, tu attivi il cambiamento.

Stanza da letto dove hai pianto come le cascate del Niagara, ha cambiato, colore, disposizione mobili, e qualche oggetto nuovo e si respira un'aria di dolce accoglienza quando entro la sera e ho smesso di piangerci dentro mai più!!!

Il figlio piccolo e' andato altrove a lavorare almeno a cercare di sopravvivere con il suo lavoro e sono impegnata a cambiare aspetto alla sua stanza, che diventerà la sua stanza nuova se tornerà... ma più probabilmente stanza dei video d'estate perche' e' la più fresca della casa.

Ho attivato il movimento e ci sto bene, ne risente la maglieria ma nel sito c'e' tanto di ogni argomento che non ho sensi di colpa.

Nella maglieria come nella vita sono in movimento, tutto il mio essere e' in movimento quando ho superato lo scoglio " sei avanti negli anni, hai perso tutti coloro che ti amavano e ti conoscevano da sempre...e' finita".

Non finisce niente finche' non lo decido io, nessuno comanda nel mio terzo tempo, che nella solitudine almeno abbia la facoltà di suonarmela e cantarmela a modo mio prima che mi acchiappi la vecchiaia del corpo, perche' quella dello spirito non mi avrà mai nemmeno durante l'ultimo respiro, io lo so che non finisce niente lo sento e quindi mi attiverò per la curiosità del dopo.

Si guarda e si cura il mio orticello pieno d'amore e con amore e a breve grande cambiamento nella maglieria, che diventerà espressione della nuova me a 360 gradi...i tempi sono duri e allora io me li gioco a modo mio.





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Fra 10 anni.... 
Un gioco mentale che ho sempre fatto dove mi vedo fra 10 anni .... non funziona più non riesco a vedermi ammesso che li abbia questi giorni nel conteggio del destino.

Non sono triste, sono in pieno cambiamento, ho finito la mia stanza da letto e' venuta molto bene, mancano ancora le tende ma a breve scelgo anche quelle.

Ho tolto l'alto bastone, ho iniziato a snellire per prepararmi all'ultimo tempo quello di cui nessun vuol sentir parlare, io non mi vedo fra 10 anni ma so che le limitazioni fisiche saranno tante e mi appresto a preparare gli spazi, snelli e meno faticosi anche nella mia casa perche' voglio comandare io nella mia vita fino all'ultimo giorno.

Non importa se non mi vedo nel futuro, la vita mi ha insegnato che siamo la sommatoria delle nostre scelte e io vorrei non sbagliarmi almeno nel preparare gli spazi per non pesare sui miei figli.

Non so chiedere, so donare, ma chiedere mi angoscia e quindi ora che ancora ce la faccio preparo almeno una casa snella che mi consenta di seguirla nel tempo, nel riordino almeno delle cose.

Pensavo che probabilmente e' l'ultima volta che ho tinteggiato da sola le pareti, ma mai dire mai non permetterò al tempo di prendere il sopravvento non ancora almeno.

Una vita vissuta a fare i miei doveri, molti per scelta, altri per gioco forza, tante energie spese per fare l'angelo domestico di famiglia numerosa, un'esperta della conduzione familiare e poi ti trovi con una grande casa vuota o quasi come da manuale e tu capisci che eri dove sognavi di essere in due vicini vicini e ti eri sbagliata.

La vita ha le sue regole del gioco ed io non avevo previsto la morte dell'unico uomo della mia vita, amato, coccolato, protetto ma anche motore di vita.

Sto iniziando un nuovo tempo sono spaventata a morte, mi ripeto molte volte al giorno che se crolla la mia mente dietro a quel che era e non sarà più, per me e' finita, quindi cambiamento.

Non ho sogni o desideri oltre augurarmi la salute e la serenità per chi amo , me compresa, forse un sogno troppo grande ma prego e confido nel cielo, ma proprio non mi vedo nel futuro e così mentre riordino stanze, cambio i colori, cambio la destinazione d'uso lascio che sia la vita a propormi occasioni io sarò pronta a coglierle se mi riuscirà con amore e per amore perche' nessuno mi toglierà il piacere di amarla questa vita anche se a volte proprio non la capisco!



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Pausa di rinnovamento 
La rete del mio letto è in piedi al centro della grande stanza, fra il comò e i comodini.

Mantengo sempre quello che mi ripropongo e il 2 gennaio ero con i rulli pronti, e tutto l'occorrente.

La camera da letto a casa mia è stata per una vita intera la stanza delle confidenze, tutti sul mio lettone qualunque fosse la gioia o la disperazione del momento.

Negli ultimi anni è stata un covo di lacrime e preoccupazioni mi ha sempre salvato solo il fatto che non soffro d'insonnia ma quella stanza andava rinnovata.

L'ho deciso settimane fa, e dopo averlo deciso si sono bloccate le gambe un dolore atroce alleginocchia e ai muscoli, come se le gambe fossero diventati due blocchi di cemento da spostare.

Ho superato le feste con una forza sovraumana per tenere a bada il dolore, ma sapevo anche la cura, a parte gli antiinfiammatori, dovevo iniziare il cambiamento.

Ho collezionato anche un virus di passaggio, dato la prima mano a tutta la enorme stanza, comprato un orologio al posto dello specchio sul como', cineseria pura ma particolare, un pavone simbolo di rinascita.

Mi sono coccolata, cercando di farmi forza, ho cambiato vernice e ieri ho trovato il colore giusto, ma le pareti non erano d'accordo e il mio dorato colore e' diventato un rosa quasi evanescente tendente al bianco, non mi piaceva.

Io sono per i colori decisi le sfumature sono ricercatezze dopo il colore primario ma niente da fare ho dovuto ammettere appena sveglia che e' bello, avevano ragione le pareti.

Ho coperto un colore che non avevo scelto io, l'ho trovato appena fatto quando ho comprato casa e l'ho lasciato, ora nemmeno ho scelto io ma è come se mi fosse stata data una tela bianca anzi rosata su cui scrivere il futuro.

Un futuro che vedo con le difficoltà del fisico che avanzano, di una mente che va a mille e un fisico che vive nel terrore di ammalarsi e di dover cavarsela da sola per non dare peso alla vita degli altri.

La sfida dei primi vent'anni essere la figlia che i miei genitori meritavano, i successivi 40 ad essere la moglie e la madre di famiglia, beh ora che vorrei scoprire chi sono non posso pensare che mi posso ammalare e finisca tutto.

Sono nata di dovere, ma almeno ora voglio sapere cosa sia il piacere di esistere per me, con tutte le preoccupazioni che solo una società senza valori umani possa crearmi e le lotte per chi hai messo al mondo di cui senti la responsabilità di mostrare che si combatte sempre con qualsiasi tempo faccia fuori.

Devo smetterla di pensare che il non fare mi proteggerà dallo stare male, tanto il fisico somatizza nel mio caso gli stati d'animo.

Dormo fuori dalla mia stanza, e tinteggio pensando che la mia vita sia così, solo io posso cambiare la visione di'insieme e sarà il caso che prima cambi i pensieri negativi e di paura sul futuro tanto nemmeno so se ho un futuro.

Fuori e' ancora buio, attendo la luce e poi corro a rullare mi sono data una settimana per finire ed il bello è che non mi manca nemmeno la maglieria.

Sono concentrata su di me nel vivere con me prima le stanze da rinnovare poi si splende di quello che sono nel bene e nel male!






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La forza di cambiare 
Il 2019 è arrivato dolce, sereno in cielo e nello spirito, avevo deciso il salto nella nuova vita.

Mi sono gustata il giorno senza fretta, ieri alle 10 ero nella camera delle lacrime, perchè ho versato fiumi di lacrime in quella stanza, dove ho dovuto per anni tenere a bada disperazione e preoccupazioni prima dei lutti e dopo i lutti.

Con due dita ho preso un lembo della striscia in carta vinilica che decorava la stanza e ho tirato decisa, e' come aver tirato via il passato in un unico gesto.

Acqua calda, detersivo professionale e ho tolto la colla, dura da togliere, quando faccio i lavori li faccio bene, come tutte le cose della mia vita.

Ho spostato infiniti oggetti di mezzo, tolto quadri, tranne quello sopra al letto, la madonna del Lippi mi farà compagnia.

Non ho pensato ho occupato la mente con il dolore delle gambe che rassicuravo man mano che centimetro dopo centimetro toglievo la colla.

Le mie gambe che non vorrebbero andare avanti, devono adattarsi che io voglio andare avanti con tutta me stessa, ho tanti progetti nella vita reale come nella maglieria nel web, senza più correre ma assoparondo ogni giorno, non voglio perdermi un attimo perche' il tutto finisce con la mia morte ma fino ad allora mi libero dei NO dei padroni della mia vita e ho deciso di danzare.

Non ho paura della solitudine, perche' sto bene con me stessa e via verso il futuro mi spiace solo che sarà breve perche' il più l'ho vissuto ma mi accontento di trasformare i miei giorni in doni del cielo per me!

Quando pensavo di essere negata per i punti manuali, mi sono messa d'impegno, oggi sono miei, me li godo quando voglio ecco la vita va allo stesso modo per me, supero la paura, imparo dalle lezioni e poi ho meno paura e mi sento sicura!

E' la prima volta che coloro per me la mia vita non ci rinuncio a costo di morire schiantata dalla fatica, ma non succederà perchè ho capito che sono io a guidare i miei passi salvo gli imprevisti , ma per quelli mi attivo sul momento!

Buon 2019 a coloro che colorano la propria vita alla ricerca della serenità!



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