Arrivo molto in ritardo quando il resto del mondo maglieristico ha usufruito del programma gratis per inserire le schede in memoria della first lady.
Quando e' nato io ero ancora nel mondo delle macchine a scheda, poi sono passata ai punti manuali perche' volevo capire le macchine, tutte, sul come nascevano i punti e poi mi immalinconiva vedere foto di persone su teli di maglia e non mi e' venuta la curiosità.
Poi sono passata alla 910 con schede finche' non mi ha lasciato la cinghia e non sono stata più capace di sostituirla, ricomprata, messa ma resta lo stesso problema e sono passata alla first lady.
Macchine comprate a 100 euro l'una nel decennio 2000- 2010 da mio marito su ebay per aiutarmi ad aiutare chi mi scriveva nel sito ma di macchina una alla volta con due mani puoi usarne ed io sono rimasta a schede sulla mia Brother poi ho provato.
Se ne e' andato il carrello della first lady, un aletta non scorre bene e si blocca sugli aghi e l'ho sostituito con quello della 910, ho perso il tasto lace ma funziona bene.
Alla fine il figlio informatico ha fatto il cavetto, ho scaricato il programma e zacchete ho capito che c'era da studiare un po'.
Mi sono data una settimana ma ieri scaduto il tempo con l'aiuto di un'amica, della figlia ci sono riuscita.
E ora mi faccio le ossa, vediamo quanto realmente lo trovo utile un grazie di cuore all'ideatrice e per questo periodo mi dedico alla sua scoperta creando schede. Le prime due sono nate ma con la figlia che mi insegnava come utilizzare gimp ora si va da sola.
Io ho sempre detto che mi servono 3 passaggi, mi spiegano, guardo, provo ma così non penso e mantengo il cervello funzionante fuori dalle brutture della vita.
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Quando ero giovane se sfioravi con poco rispetto un anziano erano scapoccioni, il giovane doveva portare rispetto a priori, oggi che la società ha deciso che appena non produci più sei un ingombro pesante, non vale la regola di ieri.
Mi ricordo bene il ritornello che ci si ripeteva "Quello che sei io sono stato, quello che sono tu sarai". La vita è una ruota e gira veloce, ieri giovane oggi anziano ma tutto ha la sua importanza e il suo senso nella stagione che rimani sulla terra.
La mia ruota è girata in fretta, sono passata dal non trovare il tempo per andare al bagno per stare dietro ad una famiglia di 5 persone a trovarmi molto tempo per me.
All'inizio l'ho presa male, poi capisci che è un dono, quella fase fra corri corri e mettiti su una sedia e me lo godo!
Non ho rimpianti, ho vissuto ogni stagione con amore e per amore degli altri, ora è il tempo di amarmi e coccolarmi, una tigre se qualcuno mina la mia libertà di azione e di scelte per me stessa.
Ho fatto le mie scelte, vivo secondo i miei valori di base, poteva andarmi meglio ma anche molto peggio, cosciente di ciò mi alzo pensando che è una gioia esserci ancora e vado avanti.
Sono a trovare un punto di incontro con l'elettronica tanto per capire come si sono evolute le macchine, conoscere le loro varie stagioni, ma senza correre con calma che la vita si avvia verso il tempo di "sei vecchia che vuoi fare tu?".
Prima di quel tempo e anche allora a Dio piacendo ci sarà da discutere me la godo, mi godo quello che nasce dal mio profondo con una gioia che non si racconta perchè difficile da capire.
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Quando sul fuso restano pochi grammi di filo a me viene l'angoscia, e' un tempo che termina anche per il filato, almeno per ora, poi verrà il tempo che magari le rocche resteranno intatte e dovrò andare via io per tornare a casa, in ogni caso mi mette angoscia.
Il fuso con il filato all'inizio e' gioia pura, ci vedi costruite tante cose poi man mano che lo usi e lui scivola sulla macchina perde interesse e di solito restano semi vuoti qua e là perche' un filo quando costruisci un modello e' sempre utile.
Anni fa sentivo tanto tempo a disposizione davanti e potevo lasciarli inerti ad attendere di prendere vita, ora e' meglio che dono loro una destinazione, magari non ideale ma sempre animati diventano.
Io non riesco a far finta che tutto va bene, la mia razionalità mi porta ad osservare il tempo che viviamo ed anche a ragionare con la mia mente ed il mio istinto che mi consiglia caldamente di proteggermi e di non abbassare la guardia se voglio lavorare ancora rocche di filato e godere dello stupore di quello che prende vita.
L'olivo che vive da me da un quarto di secolo, ha cominciato a dare frutti ma anche a crescere e i rami diventano invadenti davanti al garage e sega alla mano ho tolto l'ingombro e mi sono trovata in mano un ramo così bello e dritto che e' scattato il pensiero di come salvarlo dal fuoco.
Li ho uniti qualche rimanenza e il ramo dell'olivo e ho iniziato a costruire qualcosa per un angolo un po' buio all'ingresso fra il modem e il telefono, lavori ancora in corso ma soddisfatta di come ho salvato filato e ramo.
Non ci posso fare niente senza costruire non so vivere, amo dare nuova vita alle cose, salvare il salvabile, cambiarne la destinazione , facevo riciclo quando non si usava la parola e mi sono sempre sentita grata per questa opportunità.
Non mi illudo non è semplice il nostro tempo però fino all'ultimo io tenterò di costruire e vorrei andar via quando il mio tempo e' finito non quando lo decidono gli imprevisti della vita e combatto per mantenere nervi saldi e a proteggere la mia salute.
La vita è un soffio e lo comprendi quando inizi l'ultimo tempo e tutto diventa doloroso solo al pensiero che può finire da un momento all'altro. Mi spiace ma la vecchiaia non e' solo del corpo è anche della mente e in tal caso la mia mente non ha più di 20 anni e vuole ancora costruire e godersi albe e tramonti e soprattutto godersi le emozioni che le mie mani sanno darmi e vado a costruire il nuovo anche oggi con il permesso della vita se vuole.
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Era un sogno impossibile per me quando e' arrivata sul mercato la first Lady.
Era il tempo ancora del boom delle macchine, un modello almeno per Brother dietro l'altro ma quando arriva lei il naso sulla vetrina del venditore vicino casa ce lo stampi e non capivi nemmeno la potenzialità.
La tua 2000 con accessori era stata comprata a rate con enormi sacrifici e avevi imparato ad usarla, almeno così credevo dal manuale.
Lei la signora elettronica era per me dato il costo, credo di ricordare qualcosa come 5 milioni delle vecchie lire, il modello di base, una macchina a 4 ruote costava poco meno e il sogno e' rimasto tale.
Anni dopo quando le macchine erano scomparse come i negozi dei rivenditori, ne compri una d'occasione e senza nemmeno il carrello o il manuale.
Il carrello comprato usato dopo costava più della macchina e le fotocopie del manuale non hanno scherzato nei costi nemmeno quello.
Alla fine la apri e la chiudi nella cassa panca e torni alla macchina a schede chiedendoti che diavolo ci sia di tanto meraviglioso in quella macchina e' come guidare con il cambio automatico nella mia mente, comanda la macchina non tu e delusa la togli di mezzo rifiutandola.
Una decina di anni dopo la riapri e ovvio lei non funziona e fa puff con il suo bel fumo bianco dal condensatore.
Ricompri il condensatore perche' ti senti in colpa e niente non funziona.
Ti incaponisci e ti salva il figlio che taglia tutto e ti fa comprare una presa che protegga te e la macchina dagli sbalzi di corrente e lei funziona!
Impari anche ad inserire disegni e provi a capirla, non ti conquista proprio no poi cedi a ti autoconvinci che ogni macchina sente quello che provi tu e alla fine non dico che facciamo amicizia ma cominciamo a comprenderci.
Ora sono pronta al caventto e al programma per inserire i disegni a breve, vediamo se mi conquista ma certo non e' stato un amore a prima vista ma quasi un matrimonio combinato per curiosità, attendo gli sviluppi della storia.
Non sempre i sogni di una volta sono affascinanti anni dopo ma mai dire mai con l'elettronica chiudo il percorso delle macchine vediamo che ne nasce!
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Io credo fermamente che a muovere il mondo sia l'amore, e l'odio la sua ispirazione.
La vera difficoltà della vita è trasformare l'odio ( che è semplice da ascoltare e mettere in pratica) in amore.
L'abbiamo ridotto a un sentimento fra persone ma l'amore per me è energia e lo puoi donare o prendere da ogni cosa, tutto sta a capire se lo vuoi utilizzare.
Dire che provi amore infinito per le tue macchine, per i tuoi filati, può sembrare strano ma io davvero amo ogni cosa che mi rende la vita degna di essere vissuta e loro, le rocche comprate nel tempo con tanti sacrifici e rinunce personali sono una parte di me che amo molto.
Sono rassicuranti solo gustarne i colori e quelli che non ti piacciono alle volte si rivelano sorprese uniche se prendono vita.
Non ci sono più le grandi quantità da capi importanti solo qualche etto sulle rocche e qualcuna ancora intera a sostenerti e a non farti pensare che loro prendono vita e tu hai sempre meno giorni di vita per costruire.
Sciarpe lavorate con infinito amore, si regalano per aiutare a vivere altre persone e non è detto che vada bene ma e' un cerchio d'amore, ami le rocche, le lavori con amore e le regali con amore per aiutare.
Ti stupisci mentre sempre a vanise' unisci i colori e preghi che bastino per i giri che vuoi fare ma pronta ad inventarti qualcosa se qualcuno termina all'improvviso.
Fare e costruire mi piace tanto ma aiutare mi piace di più perche' aiutando gli altri ti si apre un mondo interiore di grazia e ti si stampa una luce particolare negli occhi, e dormi e vivi serena. Amo meno oramai aiutare chi pretende senza voler fare pensando che la tua disponibilità come si dice dalle mie parti sia "cojonaggine" e nessuno e' mai riuscito a comandarmi a bacchetta, so distinguere la necessità dal perdere tempo sfruttando gli altri.
Mi piace questo mio tempo ho costruito tanto ovunque ma come con i miei figli, quando so che hanno tutti gli strumenti per farcela li lascio andare e vivo la mia realtà secondo me . Anche nella maglieria sono a questo punto tutti hanno il sapere e il vedere per fare se lo vogliono e quindi sono tornata dalle mie rocche a dar loro la vita poi vedrò come e cosa comprare di nuovo mi chiameranno loro se mi vorranno.
Serenamente con tutte le ansie e le preoccupazioni del presente costruisco nuove cose e curiosa attendo di vedere che succederà una volta che l'ultima rocca avrà preso vita!
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