Signore perchò io, perchè hai scelto me mi chiedevo da qualche giorno come una cantilena e credo che ce lo chiediamo prima o poi tutti quelli che costruiscono qualcosa, tutti quelli che combattono per uno scopo che non sanno nemmeno loro perchè e a quale fine.
Ero qui nel 2006 sono qui nel 2015 nel web attiva c'ero da molto prima una lotta prima per esistere poi prigioniera di quello che ho iniziato a costruire ora mi invento anche un Forum per aiutare di più mi si triplica il lavoro la domanda e' sempre la stessa Perchè io, non ricavo denaro a mala pena con le guide pago le bollette energia per i video perchè non riesco a smettere perchè e' toccato a me Signore?
Poi arrivi all'ultima parola di Ortenzia amore e maglieria e scopri che hai trovato il coraggio di mandarlo in pubblicazione e hai capito e ti arrendi al cielo o all'universo il compito di indicarmi la via io provo a superare i burroni e le strade piene di spine se per qualcuno io rappresento gioia uno su mille ma per quello vado avanti
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Un organo preposto alla vita il cuore, un organo che subisce due diversi stati di malattia quello legato al suo funzionamento ma anche l'associazione allo spirito che soffre.
Il cuore recitavano i libri di scuola dice che e' un organo involontario cioè come il respiro va da solo senza che noi lo si controlli in qualche modo lui pompa e noi viviamo poi lo associamo anche all'amore, mille frasi fatte dove lo tiriamo in ballo, ti amo con tutto il cuore, un dolore spacca cuore, mi fai battere veloce il cuore etc etc etc e pensiamo che tutti i gesti d'amore abbiano sede nel cuore, mi capita spesso di pensare che tutto quello che faccio lo faccio con il cuore come a dire con amore, con passione, con affetto senza pensare al ritorno in denaro fare gesti dal cuore per rendere la vita migliore a qualcuno.
Lo sanno bene chi mi conosce che dono amore senza che mi venga chiesto ma un giorno ho scoperto che se doni amore non si apprezza anzi il contrario e in poco tempo tutto è dovuto, si perde la visione del dono e si pretende sempre di più e il cuore stanamente a quel punto va in sofferenza non si alimenta con il ritorno di altro amore e alla fine rischi che si svuota e ci si ammala.
L'ho provato in famiglia e ne sono uscita spesso malata e senza forze nel dare e fare gesti d'amore che finchè vengono apprezzati e ti si regala nuovo amore tu pensi di essere invincibile senza il ritorno alla fine ti svuoti e diventi cattiva perchè nessuno lo apprezza.
Ne sono uscita dal problema ora so che i gesti del cuore per continuare hanno bisogno di altri gesti dal cuore una specie di cerchio che si autoalimenta e mai come in questo momento sembra che non servino a niente come se appartenessero alle persone deboli e senza carattere ma è l'inverso!
Pensavo che chi dona gesti d'amore fosse apprezzato e compreso ma viene compreso solo dai suoi simili ovvero da coloro che usano fare gesti del cuore.
Quando vengono rifiutati e derisi o semplicemente si pensa che siano dovuti per il proprio egoismo personale chi dona ha un'arma potente ... semplicemente smette di dare con il cuore e seleziona le persone a cui dare!
Non si possono donare gesti d'affetto a chi non vuole o li pretende senza dare niente in cambio e spesso sputa sul gesto, come diceva un uomo 2000 anni fa "esci dalla casa di chi non ti vuole scuoti i sandali fino all'ultimo granello di polvere" e mi sembra giusto e allora esci dalla casa di chi tutto pretende senza donare niente e vai in altri posti dove i gesti del cuore siano apprezzati dove incontrare altre persone che ne fanno altri e si alimentano i gesti di entrambi.
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Ma secondo te sono egoisti tutti i vecchi? Non lo so ho risposto alla mia amica ma comincio a comprendere il senso di questa parola "egoismo", perchè non ho più 20 anni da quasi quaranta!
Perchè ostinarci a pensare che ogni stagione della vita sia uguale, nessuna si somiglia si cambia si assumono atteggiamenti diversi a seconda dell'età e l'egoismo se per tale si intende proteggere se stessi appartiene senz'altro alla stagione finale come non mai nelle altre stagioni.
Prendi coscienza delle tue difficoltà man mano che i tuoi organi invecchiano e a quel punto scatta la molla a protezione della salvaguardia della tua vita perchè capisci subito e all'improvviso che il tempo sta finendo, quando infilo un ago per cucire o la macchina da cucire e non ci metto più qualche secondo capisco che mani e occhi stanno invecchiando perchè non proteggerli e vai a comprare aghi più grossi e pensi che devi mettere gli occhiali , quando preparare un pranzo per molte persone ti sfinisce e ci metti una settimana a recuperare tu pensi che non inviti o andiamo al ristorante e via di seguito.
Non chiamiamo egoismo dei vecchi chiamiamolo salvaguardia dell'età , il giovane che si sente immortale non capirà mai la fragilità di un corpo che si prepara con maggior vigore a decomporsi e ognuno si difende come può anche dicendo dei no che non vorrebbe dire.
mai avrei pensato che raggiungere la laurea fosse un punto di fermo nella mia vita ma il mio corpo ha deciso che ha bisogno di un tempo per ricostruire energie e io nell'egoismo della mia età lo assecondo finito il tempo dell'onnipotenza giovanile cominci ad ascoltarti sai che che il caldo e' il fattore che ti inginocchia perchè non mi si venga a dire che non stiamo in un tempo climatico difficile, ma fondamentalmente tu vuoi stare solo bene con il tuo corpo e se servono giorni di riposo me li prendo il mondo va avanti anche senza di me, tutti necessari ma nessuno indispensabile se non a se stesso.
Parola che uso in questi giorni ozio nel senso faccio quello che voglio se lo voglio se ne ho le forze e andiamo avanti e se serve egoismo di salvaguardia senza sensi di colpa perchè il dono assoluto e' la propria vita e si ha il sacrosanto dovere di onorare il dono ricevuto secondo me
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atteso, temuto, desiserato con tutto il cuore e l'ho vissuto con tutta l'anima rivestendo tutti i ruoli.
Quando hai dei figli almeno più di uno si vivono emozioni diverse in modi diversi, e io con 4 figli di emozioni ne ho collezionate in negativo e in positivo tante ma proprio tante perchè sono una che l'emozione la vive fino all'ultimo secondo ci si confonde e si entra dentro la storia anche se fai da spettatrice.
L'alba di ieri ha visto una giovane donna vestita sobriamente riempire d'ansia lo spazio intorno a se e io mi sono fatta come al solito roccia su cui si infrange l'ansia scivolando fuori di casa con il cane al guinzaglio, non servono parole le abbiamo dette tutte, poche ore e si porta a termine un lungo cammino fatto di esami e di dure prove.
Un corso di studi che è diventato una prova di carattere, so cosa passa nel cuore di mia figlia, so quanto e' stato duro arrivare a fine corso con la morte che ha bussato a casa nostra portando via il pilastro centrale della nostra famiglia.
La paura che mollasse il suo sogno è stato uno dei motivi per cui mi sono trasformata in vedova guerriera per non permettere alla morte di sconfiggere la vita di chi restava e mentre lei saliva in macchina con la sorella per andare all'appello della discussione della tesi alle 9 ed io prendevo la manina della più grande dei nipoti di casa che voleva venire con me si e' dato il via a qualche ora di intense emozioni.
Settima nella giornata c'era tutto il tempo per me di arrivare con calma almeno un 3 ore per preparare la festa per il ritorno, ma all'improvviso il "correte che li hanno divisi in gruppi in un'ora o meno sarà davanti alla commissione" apre la corsa ad arrivare e si molla tutto come nei film si corre e ovvio la strada intasata dal traffico, un 'ora dopo e svariate telefonate di sollecito e io alzavo il pugno al cielo discutendo sul fatto che non avevo nessuna intenzione di lasciare solo mia figlia chissà quali energie ho scatenato ma in perfetto orario con la chiamata del suo nome davanti alla commissione la sua famiglia al completo era lì con lei seduti agli ultimi posti ho guardato una giovane donna tenere la conversazione con due professori che quasi sembravano 3 tutto e' durato pochi minuti mi sono passati davanti tutti e 21 gli esami l'impegno che ha messo nel non mollare mai la gioia dei 30 e lode la sconfitta del 21 dato da chi nonostante i richiami del rettore continuava a far ridare l'esame anche 3 o 4 volte ai suoi esaminandi senza andare oltre il 24 di voto e che l'aveva insultata per averlo accettato sapendo che avrebbe compromesso il voto finale, non ha mollato mai nemmeno con la morte di chi amava alla follia e due mesi dopo portava a casa un altro 30 e lode, le notti di ansia erano vivide nella mia memoria mentre i miei figli avevano smesso di respirare durante l'esame della discussione della sorella poi tutti fuori in attesa del voto finale.
Il voto e' per noi il risultato di un lavoro anche se non e' il motivo per cui si combatte l'ho sempre insegnato ai miei figli il giudizio più importante e' quello di dirti che hai fatto e dato il meglio di te ma l'amaro in corridoio c'e' mentre si attende che la commissione si esprima ... 105 il voto della media dei 21 esami, matematico e' che con i 4 punti che la commissione ha disposizione non si raggiungerà mai il 110 e profondamente mi spiace per lei che tanto ha lottato.
Con l'utorità concessami dal rettore inizia il discorso il presidente di commissione io la nomino dottoressa in studi storico -artistici con un punteggio di 110 e l'incredibile e' avvenuto non sapendo da dove sia venuto quel punto in più che ha permesso di raggiungere un sogno e le lacrime di famiglia sono corse lungo le gote, fiori applausi fiori per la madre che dice sia stata un valido sostegno e via verso la specializzazione che se vuoi vivere una vita nella bellezza dell'arte le basi devono essere solide e io via verso nuovi mondi maglieristici da creare un giorno di assoluta gioia frastornate fra addobbi e palloncini che suonano canzoni fra pasta fredda e rotolo ripieno di mozzarella, fra torta alla frutta e spumante e poi crollare sulla poltrona e passare poi al letto noi due che abbiamo lottato siamo crollate insieme ma pronte per un'altra avventura ma ora per lei un po' di riposo e una nuova sfida per me e la vita continua certo e' che se non hai paura delle emozioni sono loro che ti vengono a cercare!
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La mia "presunzione " sempre in ogni campo della mia vita di costruire solide basi per non avere rimorsi di aver copiato senza capire.
Quindici giorni davanti ad una macchina io e i manuali una sfida già vissuta che si rinnova e davvero l'ho presa come 30 anni fa esattamente come allora voglio capire non mi basta eseguire o copiare passo passo uso la guida del manuale ma ragiono mentre eseguo entro nella filosofia delle leve della macchina e' un'Empisal ma vale su tutte le macchine il principio e mi sono detta che e' tempo di mettere ordine nei punti capire a che servono per cosa sono indicati "studio tecnico e pratico dei punti" mi ripetevo va fatto per far comprendere che esiste un caledoscopio di punti di infinite possibilità che ogni scheda da elettronica o da macchina a scheda e' un universo meraviglioso e ho aperto un documento word "Alla scoperta dei punti" e mi sono messa in un vespaio enorme mi sono detta ma va fatto mi sono risposta.
Non interessa a molte persone l'arte della maglia a macchina, troppo impegno, troppe tecniche da conoscere troppo tutto ma per pochi coraggiosi che non hanno paura vale la pena lavorare qualche mese perchè mostrando agli altri come costruire solide basi le costruisco per me e via verso nuove avventure!
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