Volevo ricominciare, dare nuovo slancio alla maglieria, mostrare ancora che meraviglie si possono creare, ma come sempre il diavolo ci mette lo zampino.
La Raccomandata una e due arrivano una decina di giorni fa, la banca del mutuo chiedeva agli intestatari di riempire il questionario antiriciclaggio.
Telefona prendi appuntamento e vai, riempi i tuoi dati, dai la tua mail, il tuo numero di cellulare, di casa, dichiari lo stato civile, metti firme digitali.
Poi tocca tuo marito e tu ti sei portata il certificato di morte, la successione ma a quel punto si blocca la mia vita a 10 giorni fa.
Il sistema a computer non vuole il certificato di morte ma la successione ed io visto che la legge me lo permette non incollato il mutuo sui miei figli serve l'accollo in successione.
Ma mentre mi dicono di fare l'accollo mi dicono anche che il mio mutuo ( sempre pagato da sola da 7 anni a questa parte) non continueranno a darmelo perche' il mio unico reddito e' la pensione di reversibilità ( che sono i contributi di mio marito da lavoro dipendente) praticamente sono una mantenuta dallo stato (semmai dal lavoro di mio marito).
Mi si ripete che devo ricordarmi che età ho ( lo sapevano 12 anni fa che avremmo terminato il mutuo da vecchi) e che la pensione di reversibilità lo stato me la può togliere dalla sera alla mattina.
Non vogliono garanti, ma la funzionaria mi manda da un altro direttore che e' in un'altra filiale, prendo appuntamento e vado in anticipo perche' meglio che attenda io, per evitare storie.
Io un uomo non l'ho mai rincorso, ma il direttore era scappato nella filiale di appartenenza del mio paese per non incontrarmi, lo rincorro ma la solerte giovane funzionaria mi dice , dato che sono vecchia, che ho capito male che io dovrei essere dal notaio a fare l'accollo del mutuo a togliere ai miei figli la possibilità di prendere un mutuo o un prestito (la legge me lo consente ripeto di non accollare debiti se io li pago per tutti).
Mi si ripete di fare l'accollo in successione e di sbrigarmi o saranno guai.
Poi mi sono bastate due telefonate per capire che chi rischia sono loro, non hanno vigilato perche' mio marito e' ufficialmente morto, loro si dovevano preoccupare e rischiano grosso.
Molto più semplice terrorizzare un'anziana signora ( secondo loro ) " ma se lo ricorda quanti anni ha? Il ritornello e' sempre questo.
A oggi non so cosa mi faranno ( sempre secondo loro) se mi richiederanno tutti i soldi indietro togliendomi il futuro o se mi toglieranno la casa perche' costretta a svenderla in tempi brevi.
In Italia anche se paghi comandano le banche... o forse no?
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L'anno nuovo mi ha messo alla prova appena iniziato, quando la morte mi sfiora, io perdo le mie energie perche' la mente ritorna al grande lutto e tutto si ferma ed io mi blocco, possiamo chiamarli reumatismi io li chiamo paura della morte in cui esce fuori tutta la mia fragilità.
Mi sono alzata con il coraggio della vecchiaia, quella di chi ne ha passate tante intenzionata a vivere al meglio, nonostante tutto.
Se e' vero che la nostra mente condiziona ogni giornata che viviamo, che i nostri pensieri fanno la differenza, che quello di cui abbiamo paura prende vita, io non voglio caderci nell'inganno,
Di qualcosa dovrò morire, e non e' la paura della morte, ma la paura di perdere la mia autonomia ad angosciarmi, ma se non lascio andare il pensiero mi rovino il tempo rimasto quindi riapro le macchine.
Sono tutta un dolore, dalla testa ai piedi MA so anche che non saranno gli antiinfiammatori a farmi star meglio ma superare i brutti ricordi e il cielo sa quanto mi ci impegni per non permettere al dolore del lutto di mangiarmi i giorni, ma sembra così difficile riuscirci, c'e' un unico modo, tornare a macchina.
La macchina cura i miei momenti no, creare qualunque cosa mi mette energia e di quella ho bisogno.
Il vecchio bobinatore Brother di funzionare ieri non ne ha voluto sapere, senza coperchio andava bene come rimettevo il coperchio si bloccava, in altri tempi avrei insistito, non ho più pazienza e ho preso un vecchissimo bobinatore a manovella che usa fusi di legno e per svuotare l'unico che ho trovato ho fatto un po' di prove punti.
Continuo a pensare che i punti manuali siano il toccasana della maglieria, la libertà assoluta di fare come vuoi nello spazio che scegli del modello e mi sono data consolazione provando un punto e mentre lavoravo ho capito che non c'e altro modo per superare le difficoltà della vecchia, come era avvenuto in giovinezza che usare la macchina.
La macchina mi permette di creare, creare vuol dire andare nell'isola che non c'e' dove non arrivano le brutture, i dolori si superano e la morte non esiste almeno per qualche ora.
Apriamo l'anno del baratto, io do una cosa a te e tu dai una cosa a me....sembra che non sia gradito il gratis con il cuore, cambiamo la formula e mi attivo.
Ventiventi energia che abbiamo un lungo tempo da vivere a macchina, parola mia!
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Un nuovo decennio. quello che se la vita mi concede di vivere mi vedrà nella terza età, quella ancora credibile nei gesti che farò senza essere considerata inutile, finita ad un passo dal scendere nelle difficoltà della vecchia vera.
Non e' un pensiero triste e' un pensiero gioioso, ma vi rendete conto un decennio da vivere con l'esperienza del vissuto pieno di nuove scoperte sempre che il contorno in cui si vive sia d'accordo.
Quando ho scritto per la prima volta ma anche se lo guardo il numero dell'anno mi mette gioia, ventiventi ho deciso di dare a questo anno e a questo decennio del tu.
La terra sta andando in frantumi, esatto specchio di quello che gli umani stanno vivendo, ovvero trasformare la vita in un inferno e dando le colpe a madre natura.
La maggior parte della gente si e' persa, ha perso un'unica cosa che forse non ha mai avuto, l'idea che siamo fatti tutti degli stessi atomi, oltre i colori della pelle e della nazionalità, sembrerebbe finita e sarebbe facile pensare che tanto oramai data l'età sarebbe meglio tirare i remi in barca, non con il mio carattere.
Non mi arrenderò mai senza combattere in quello in cui credo e credo fermamente che la vita sia un dono e ho il dovere di renderla bella per me e per chi mi somiglia come carattere.
Non ho progetti per il tempo che mi aspetta di vivere ma non starò con le mani in mano sperando in un miracolo, il miracolo devi farlo se vuoi che qualcosa cambi.
Animo e coraggio e si inizia io ci metto amore e passione come sempre, il resto verrà da se ma sicuro e' che nessuno mi farà fare quello che non voglio, niente compromessi ma solide battaglie per la tua indipendenza di vita, dichiaro aperto il mio tempo della libertà, ancora posso badare a me per questo decennio e prima che qualcuno mi metta vestiti che non voglio indossare o il male mi metta seduta in un angolo io combatto badando a 3 cose ...il mio spirito, il mio fisico, la mia mente e benvenuto ventiventi iniziamo!
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Il Natale per me e' la speranza che si rinnova, la speranza che prima o poi sia l'amore a vincere sul male.
Semplicemente Buon Natale che il cielo ci protegga!
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L'influenza e' stata una benedizione, ma potrei anche scegliermi un sistema diverso per pensare e prendere decisioni.
Il 2019 mi ha costretto a muovermi, nonostante il blocco dei dolori reumatici che ad ogni movimento era un urlo trattenuto e non sempre di dolore. Ho cambiato le tinte alle pareti, sopportando ogni giorno stoicamente il dolore dei muscoli, poi parte dei mobili, il dolore si e' calmato, i muscoli hanno ripreso la loro funzionalità e mi sono goduta quello che avevo creato. Poi capisci che una volta iniziato il cambiamento in un settore, richiede di cambiare totalmente.
Caro 2020 che mi metti allegria come numero solo a pensarti, accompagnami nel cambiamento nel web, togli la mia paura del cambiamento nella mia espressione giosa del condividere le mie esperienze creative, niente doveri nemmeno nel web, l'ultimo atto del mio passaggio terreno deve essere gioiosamento libero e coloro stoffe e affino l'arte della libertà creativa, pensando a quello che mi fa piacere, non a quello che serve agli altri perchè solo se appassionatamente mostro quello che amo riesco ad essere utile sul serio.
Ho pensato tanto al passato, l'ho salutato dicendomi che sono stata brava a superare le mie prove perchè se sono serena nonostante tutti i guai e i dolori, lo devo a non dover rimpiangere di non aver fatto e donato.
Ultimi giorni per chiudere un anno poi via verso nuove storie, ho tanto da raccontarmi ma con decisione eviterò tutto quello che non crea sintonia con la gioia, perche' il mondo e' duro, madre natura e' piuttosto incavolata ma alla fine quello che conta e' fare quello in cui si crede al meglio di se ed io voglio regalarmi anni gioiosi.
Ho sempre pensato che il riconoscimento dovesse venire dagli altri, sbagliato, il riconoscimento del proprio cammino deve venire da se stessi, gli altri sono la motivazione delle prove ma non contano molto quando vai a letto la sera.
Ho creduto che il brava fosse il riconoscimento della tua vita che ci fosse un premio comportandosi come gli altri volevano, e ti sei creata il vuoto nell'anima. Quando ho capito che il brava doveva essere mio, proveniente da me allora tutto e' cambiato e hai iniziato un viaggio diverso.
Ascolto e sono me stessa, qualunque sia il prezzo da pagare, perchè il cammino e' personale e con te stessa fai i conti, quindi animo e' tempo di vivere gioiosamente per quello in cui si crede, il resto contorno della sceneggiatura.
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