Solo maglia a macchina 
La mia vita non e' solo maglia a macchina, ma sono cosciente che esisto nella misura in cui faccio vivere nel web la maglieria altrimenti non è che importerebbe niente a nessuno della mia esistenza.

Questo pensiero ne produce altri del tipo, se non ti dai da fare svanisci nel web come nebbia al sole.

Una delle prime cose che ho capito in rete quando ho aperto il sito è che se non lo fai correre come dicono gli esperi tutto muore.

E' un dato di fatto tutto vive dove metti energie e attenzioni, dalla famiglia alle tue unghie.

Non dovrei essere spaventata dall'idea che correndo dietro alle problematiche della mia casa e dovendo "trascurare " la rete, vedi sito, forum, pagine di FB etc quando tornerò potrei non trovare più nulla di quello che ho costruito con amore in 15 anni.

E' un rischio che devo correre, perchè ho solo due mani e una mente che la fatica annulla nei pensieri ma una casa che ha bisogno di me delle mie cure e delle mie attenzioni.

Mi sveglio piena di dolori, oggi ho il fabbro per sistemare un tratto di ringhiera che la rugine nonostante le cure si sta mangiando.

La vita funziona così dove trascuri qualcosa si rompe e muore, io non voglio far morire la maglia a macchina ma nel mio risveglio alla vita prima viene la mia casa, e ovvio la mia famiglia poi tutto il resto.

Il resto e' la mia immagine in internet, importante perchè è una parte di me, qualcuno ha detto che io esisto perchè gli altri mi fanno esistere, seguendo video, leggendo le guide etc ma io non credo proprio, io esisto perchè sono io, che respiro, penso, amo, creo la mia esistenza, se non volevo veramente mostrare la maglia a macchina al mondo sarei rimasta nella mia vita di tutti i giorni.

Rischio vediamo se a fine lavori, che sto facendo per dedicarmi in modo migliore alla maglieria e alla rete, ci sarà ancora chi è interessato alla mia voglia di mostrare la maglia a macchina, nel frattempo lavoro china fra vernici e acquaragia, ma la mia mente sopporta la fatica da uomo giovane, con il corpo di una donna di 62 anni con la mente al suo nuovo tempo e tra un dolore, un graffio, mille preoccupazioni va avanti in pace con se stessa, c'e' un tempo per ogni cosa!





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Lavori in corso 

Monterò la doppia frontura alla 230 filati grossi, mi preparo angoli di lavoro. E' senz'altro il lavoro più impegnativo degli ultimi 10 anni.

Le mia mani non hanno mai avuto la paura degli occhi, la mia voglia di sfidarmi è sempre stata più grande del pensiero di quello che dovevano affrontare.

Svuotare vasi, incollarsi chili e chili di terra, e ora lo scartavetrare e rifare 8 metri di ringhiera tutti riccioli, non e' una passeggiata ma proseguo.

Prima il balcone e poi passo a crearmi il laboratorio di maglieria nel semiinterrato estae, inverno che non mi costringa a a fare avanti e indietro con casa e questo permette alla fatica di non mettermi in ginocchio.

Ho sempre fatto lavori definiti da uomo, ma non da sola avevo il supporto il sabato e la domenica dell'uomo di casa, ora ho il mio supporto passionale ovvero il sogno del laboratorio e con quello mi dò la spinta ad andare avanti, anche se la stanchezza mangia ogni mio pensiero e davvero se sai cosa sia la stanchezza fisica ti rendi conto che è meglio non lamentarsi nei giorni normali.oro non perchè abbia deciso di farne un lavoro, ma perchè scrivere e far vivere la maglieria in video e con creatività e' il mio prossimo obbiettivo finale.

Sono fiera di me, della mia forza di volontà e oggi un nuovo metro di ringhiera, un metro al giorno il che vuol dire 5 ore di lavoro con tre pennelli diversi e la puzza del gel antiruggine ma per i prossimi 10 anni sono a posto e non ricadrò nel non vedere, ma ogni anno ritocchi e rinnovi e vado avanti finchè il cielo mi concederà le forze, poi mi arrenderò serenamente senza rimpianti ma per ora mi terrorizza l'idea della sedia e forze finite che mi muovo con gratitudine per esserci e poterlo fare.



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Fiera di me 
Possono dirti mille volte e l'hanno fatto, che sei stata brava a fare molte cose, e tu quello hai cercato per decenni: l'applauso di chi ti stava intorno, sopratutto di una sola persona che amavi più ogni altra cosa.

Quando il teatro della vita si svuota dei personaggi chiave, per cui ti sei fatta in mille pezzettini per l'applauso, perchè non ci sono più tu con il teatro vuoto perdi la testa un attimo, un attimo solo, anche se altri spettatori ti applaudono in attesa che tu inizi un nuovo spettacolo.

I primi spettacoli, erano pirotecnici, il tuo corpo e la tua mente pieni di energia, tesi all'applauso, poi viene il tempo di prepararne uno grandioso ma non per gli spettatori ma per te.

Il risveglio me l'ha portato il grande gelo, le piante sono morte, i muri di casa
ne hanno risentito pure loro, un gelo diverso da quello che ha attanagliato il cuore dopo che il teatro si era svuotato, ma invece di gelare anch'io mi sono risvegliata.

La morte non e' niente, e' uno stargate per non si sa dove, ma la morte ti gela l'animna a secondo di chi perdi ed io ho perso coloro che erano il motore per un verso o per l'altro della mia vita.

Il risveglio non e' solo della mente che vede come tutto sta andando in rovina, il risveglio e' di tutta me stessa, gli unici non d'accordo sono i muscoli e le ossa ma riuscirò a convincerli.

Ho iniziato dal balcone, via le piante legate fra loro foglia e rami, il gelo le ha rese poltiglia o seccate esattamente come la morte dei miei cari.

Sono molto fiera di me, non ho le forze ma lo faccio, metto in onda un nuovo spettacolo e non per chi assiste, ma per me.

Sono contenta di quello che sto facendo perchè e' il primo piccolo passo di lavori che dureranno mesi che le mie mani già screpolate creeranno.

Non mi importa nemmeno della magliieria perche' voglio sapere se il mio corpo e' finito o il dolore ha ucciso la mia energia, per ora sto lottando e sono solo al primo gradino di una lunga scalinata.

Ho indossato una cosa comoda, stanno arrivando i vasi a metà quelli alti che appoggerò alla ringhiera, che va dipinta e il pavimento del balcone stuccato nelle fughe tra maiolica e travertino.

La magia è in atto, preferivo la bacchetta magica ma mi accontento della mia forza di volontà. Ci vorranno 2 settimane ancora ma mi sento viva per me e con me.

Lascio andare il passato e mi appresto ad organizzarmi il futuro con un presente d'amore per quello che mi circonda perchè sono grata alla vita di dove vivo e come vivo, senza pretenziosità con molta umiltà con l'amore per le piccole cose e le farfalle mi tengono compagnia ... la maglieria attenderà qualche giorno o qualche mese.
La macchina, non e' l'unica cosa che conta nelle mia vita ma l'insieme del tutto crea la mia strada e per creare meglio ho bisogno di spazi come dico io.
Fiera di me, dolorante, penso però alla soddisfazione del dopo, non agli acciacchi presenti quelli o si sciolgono o mi fermeranno ma lotto fino all'ultimo pezzetto di cemento che devo mettere !

Ho indossato al risveglio, un modello fatto l'anno scorso con la passo 3 quando pensavo che creare manualmente fosse una perdita di tempo, e ne è nato un capo comodo e che sporcherò con la terra dei rinvasi ma non importa sarà il motivo per crearne altri, per me il rinnovo di ogni cosa crea gioia e voglia di guardare sempre avanti almeno fino al giorno in cui dovrò per forza guardare ancora più in grande ma voglio partire avendo vissuto secondo me.

Adoro questa vita e se ci sono ancora allora me la gioco secondo me e non attendo applausi ma la fierezza di avercela fatta quando ti guardi intorno.






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Sembra ma non è 
Non sono abilitata al miracolo, l'ho gridato spesso nella mia vita.

Quando non hai paura di prenderti responsabilità e ci metti impegno, ti si chiede sempre di più e anche la vita ti tratta da tale.

Spesso ammiro chi non si mette mai in gioco ma non fa per me, io i miei giorni voglio viverli da protagonista ma paghi un prezzo alto.

Non sei in stato migliore di salute di tanti altri, solo che ti fai forza e lo fai, sto litigando con il clima e i miei reumatismi e tutto diventa complicato.

Sembro scomparsa anche dalla maglieria, sembra in realtà non è così, solo che se gestisci tutto, casa, figli, nipoti, questioni amministrative, cane e gatti, badi a quello che ti circonda compresa la cura di quei piccoli lavori di manutenzione della casa alla fine ti rendi conto che miracoli non ne puoi fare.

la maglieria e' sempre stato il pensiero bello quello che mi porta fuori dai doveri, e non sono pochi, mi rende libera di mente.

Quando si inizia si vorrebbe fare tutto subito, c'e' chi pensa che non serva una conoscenza approfondita, saper passare il carrello autorizza spesso all'errore di poter fare tutto e subito.

Come errore non l'ho mai fatto, nemmeno agli inizi, sempre un passo alla volta e quindi per aiutare chi corre mi sono dedicata agli aumenti e alle diminuzioni modellanti quelle che avvengono sia sll'interno di un modello sia in verticale.

Era un po' che non mi dedicavo, si fa molto prima a modellare all'esterno ma i punti manuali mi hanno creato un'altra ottica e vada anche per gli spostamenti all'interno di tante maglie.

Si cambia, in base alle proprie esperienze mi ripetevo durante il filmato rendendomi conto che i punti spostati con il punzone mi hanno regalato la pazienza del fare cose che non avrei mai accettato anni fa.

Si cambia ogni giorno, per i pensieri che facciamo, per le azioni che si ricevono ma non è negativo mantiene giovane la mente e così ci si accorge che siamo pronti a cose nuove, la maglieria ha anche questo potere su di me e mi aiuta a vivere meglio i cambiamenti nella vita di tutti i giorni!



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Il lento risveglio 
Dice che il segno dell'ariete ama lo sport, io sono l'eccezione, una vita scolastica a cercare di evitare l'ora di ginnastica ma non perchè non ami il movimento, semplicemente detesto i dolori muscolari per i giorni seguenti al gran movimento.

Il mio risveglio oggi comporta anche l'accettazione dei dolori muscolari, per esempio ho scoperto che c'e' un muscolo sotto l'avambraccio che ho deciso di chiamare pallino di cui ignoravo l'esistenza.

Le mie braccia e le mie gambe sempre in movimento mai ferme da quando mi alzo a quando vado a letto ma per movimenti dolci non troppo forzati, quando hai deciso di rivoluzionare gli spazi ti incolli tanti di quei pesi e il sali e scendi dalla scala fa il resto, ma non mi fermo o sono persa.

Voglio capire davvero se le mie forze sono finite per l'età o la mia mente non esce dal torpore del dolore, ma oggi non ho un muscolo che non fa male, ma non mollo.

L'obbiettivo finale e' arrivare ad avere spazi il più possibile liberi da oggetti accumulati negli anni che mi rallentano le pulizie quotidiane e poi passo nel semiinterrato dove mi creo un laboratorio per fare video, ma questa e' un'altra storia, prima gli spazi in casa.

La macchina la guardo nel pomeriggio stanchissima e penso che un giretto per allentare la fatica ci puo' stare, sto cercando un altro punto per un vestito con i teli ancora realizzati a telaio.

La stanchezza non è una buona consigliera però e il punto lo sbaglio nonostante che abbia davanti agli occhi lo schema degli aghi e ne creo uno nuovo di cui mi innamoro.

Non sono i dolori muscolari a fermarmi ma la mia passione che reclama costantemente nuove scoperte, alterno le due cose e vediamo che succede se riesco a portarmi in un nuovo tempo.



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