L'energia nelle vene 
Quando entri nel piccolo ospedale di provincia, ti sembra quasi di entrare in un centro commerciale.Il bar con un ottimo profumo di caffe', le grandi vetrate sulla piccola cascata di acqua che scende, le scale mobili, un attimo nel pensare che sembra tutto tranne che un posto di dolore.

Il tuo dolore e' due piani più su, l'altro uomo della tua vita lotta come un leone per non lasciare la sua di vita.

Le tue mani, massaggiano i suoi piedi mentre la febbre continua a salire, le gocce di cortisone scendono nelle sue vene e i suoi occhi verdi non ingannano il leone combatte ancora non riesce ad essere presente ma i lampi verdi che ti guardano ogni tanto sono vivi e vitali.


Ho passato anni accanto ai malati che lasciavano la loro vita ed ogni volta a me succedeva, ed e' successo anche ieri, che mi scoppi l'energia nelle vene.

La vita e' una opportunità unica e solo quando assisti alla lotta per non lasciarla capisci appieno il valore che ha.

Tutta scenografia quello che sei, quello che possiedi, puoi essere l'essere più potente della terra ma la paura della morte rende tutti spogli d'immagine e lì si tira fuori l'essenza.

L'energia me la sono trovata nelle vene al risveglio questa mattina, dopo essere crollata alle 9,30 nel mio letto. Non ricordo nemmeno di aver appoggiato la testa sul cuscino ma questa mattina c'e' una guerriera pronta a vivere al meglio secondo se stessa ogni attimo,che la vita e' una meraviglia se hai una storia da raccontarti.

La mia storia è fatta di tanto amore, per me e per gli altri, di grandi passioni, oltre le preoccupazioni e le difficoltà del vivere nella nostra osannante società del finto benessere e dei pochi valori di cuore.

Ho molti modi per amare me e i miei famigliari, il prossimo invece lo amo donando un po' del mio sapere nella maglia a macchina, non sempre e' gradito, spesso deriso, altrettanto spesso pieno di invidie e gelosie, ma non cambio per i molti, continuo a fare per i pochi che accettano con gioia e saranno sempre meno ma sempre più interessati, si parte con nuovi progetti per far conoscere che grande arte e' usare le mani e quali grandi gioie può produrre oltre il manufatto finito.

Incontrare la morte di chi ami follemente o ti chiude alla vita o ti apre la mente e ti fa danzare in attesa che la tua sia onorabile come fine. Certo e' che si nasce in un sacco che va buttato e si esce dalla vita dovendo liberarsi di un altro sacco, che ha portato in giro e messo in moto il tuo spirito, entrambi non sono facili azioni ma se sei cosciente che quello che c'e' in mezzo lo puoi esprimere come vuoi e la vita e' tua e di nessun altro e per quello che sei si lotta ,allora l'energia riprende possesso di te.

Si inizia la danza e non durerà tantissimo un decennio o poco più secondo le statische ma si possono fare ancora grandi cose ed io inizio non domani ma oggi!;





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Le mani e il dolore. 
Quando un genitore arriva a fine vita e lotta ogni istante per non andar via, e tu che hai raccolto la fine vita dei tuoi suoceri e di tuo marito prima e dopo, la mente e il cuore ti vanno in tilt.

Niente come il dolore e' trasmissibile agli altri, te ne accorgi presto che il tuo dolore lo stai trasmettendo non solo al tuo fisico che accusa il colpo, ma anche a chi ti circonda.

Ti metteresti davvero su una sedia a piangere su quello che hai perso, e di nuovo stai perdendo, ma non puoi, non puoi perche' riporteresti indietro chi faticosamente come te ha tentato di superare i lutti delle persone più care.

La vita e' una ruota, tutto ha un senso, anche se ti sfugge.

Io conosco un solo modo per tenere a bada il dolore e non trasmetterlo agli altri, usare le mani.

L'idea nasce all'improvviso, voglia di uncinetto, le mani si attivano.

La stola va in macchina, l'incoscio creativo lavora con me come sempre e alla fine dopo ore ed ore di lavoro, ma tanto lavoro, il capo nasce.

Non so nemmeno se mi piace, e' bella da vedere, calda e morbida da indossare, diversa da tutte le altre sicuramente.

E' un nuovo tempo di cambiamenti, non eri pronta nemmeno a questo nuovo salto, ma a quanto sembra non ti resta che proteggerti e proteggere e andare avanti, perchè la vita o la vivi o ti lasci vivere ed io non ci riesco proprio a lasciarmi vivere .



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Fine anno 
E' tempo di bilanci sul finire dell'anno, sopratutto chiedersi come rinnovare l'arte della maglia a macchina nella tua vita.

Hai raggiunto totalmente l'obbiettivo che ti eri prefissata, riportarla alla luce, dare nuova vita ad un'arte magnifica che e' stato il supporto di ogni giorno degli ultimi 33 anni e a cui dire grazie per averti aiutata a superare tutti i guai e tutti i dolori ma arrivata all'obbiettivo sono rimasta immobile a giorne per qualche tempo e poi ho capito che se non voglio farla morire nella mia vita andava aiutata a prendere nuovo slancio.

Complice una lettera a Babbo Natale per mia nipote grande ho capito come aiutare me stessa a dare nuovo slancio alla maglia a macchina.

I guai giornalieri, i dolori, le preoccupazioni per un mondo confuso sull'orlo di una crisi ben peggiore di quella del denaro che non basta mai ti fanno fare due scelte o ti lasci vivere dagli eventi o crei l'evento.

Il mio evento si chiama telaio per combattere ancora in modo diverso ma di aiuto alla maglia a macchina, accessori, teli da inserire nella maglieria insomma rinnovamento sfida.

Ho capito che oramai il mondo della maglia a macchina va da se, ma il mio mondo e' in evoluzione nella maglieria in modo costante perchè e' l'appagamento alla mia essenza e sono felice anche se mi costerà notevoli sacrifici la spesa.

Ho mandato la richiesta di acquisto vediamo che ne nasce dalla mia idea come maglia a macchina e telaio si sposeranno ed è questo che mi far star bene, nel frattempo finiamo gli ultimi regali di Natale!



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Maglia con le mani 
L'idea mi e' venuta all'improvviso per un imprevisto durante il gioco che ho organizzato per il compleanno di Giulia anni 7 la mia prima nipote.

Avevo visto tante cose realizzate facendo passare il filo sulle dita ma mai provato ieri e' stato divertentissimo un gomitolone e in pochi istanti nasce un bel pezzo di cordino e mi si e' aperto un altro mondo per le rifiniture, mi devo arrendere la maglia trova ogni modo per mettermi in testa nuove idee.

Ci vuole poco a rendere una festa particolare, una pista dove soffiare un tappo, qualche scatolina con giochi e imprevisti da aprire e tu nel voler rendere felice una bambina scopri cose nuove, che meraviglia che e' la vita e cancelli per un paio d'ore il dolore per tuo padre che sta male, i guai di tutti i giorni e ti alzi si con un ginocchio che ti fa male perche' l'hai sforzato nei preparativi ma con il cuore leggero!




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Forse basta? 
E poi scopri all'improvviso che ti sei stancata di mostrare, di fare per la maglieria, non era mai successo ma all'improvviso e' come se arrivata all'obbiettivo di far riaprire le macchine tutto per me fosse diventato inutile.

Un obbiettivo da raggiungere richiede lotte continue, sacrifici, poi raggiunto ti accorgi che il divertimento e' stato nella lotta, non nel constatare che l'obbiettivo l'hai raggiunto.

Il pensiero è durato 3 millesimi di secondo, soppiantato da un altro più speranzoso, c'e' così tanto da scoprire che nessun altra passione ti porterebbe così tanta vitalità durante il giorno.

Ho immaginato la mia vita senza la maglieria, senza lo studio, la ricerca dei punti nel tempo, senza video, senza scrittura, senza contatti umani virtuali e non.

Mi sono vista a lavare, stirare, pulire, cucinare, crescere nipoti, uscire per centri commerciali, programmi idioti in tv, un libro con gli occhiali ogni tanto ( non leggono solo i giovani ma ai vecchi servirebbe una scrittura leggermente più grande), che vita triste mi sono detta e ho cancellato il pensiero perchè ho capito che non lo faccio per nessuno ma solo per rendere la mia vita più intrigante e piena di sorprese ogni giorno poi di riflesso coinvolgo altra gente ma di riflesso.

E' una parte importante la scoperta della maglia a macchina, per me più che per altri perchè ne curo o ne sono in grado di viverla in tanti modi diversi e non mi annoio mai.

Se mi chiedessero, che salverei in caso di calamità, probabilmente un uncinetto e una rocca di filato perche' non pesano e potrei scappare veloce ovunque e tessere anche un filo d'erba e farne qualcosa; ma realmente se ne avessi l'opportunità salverei una macchina e una ventina di rocche colorate,che il nero lo odio e non lo comprerò più.

Assodato questo, mi sento privilegiata e via verso nuove scoperte!




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