La 33esima stagione 
Iniziamo la nuova stagione di maglia a macchina, ho messo punti fermi con me stessa uno sicuro e sempre lo stesso, conoscere sempre di più.

Era meglio e lo penso spesso essere rimasta con la mia prima macchina e saperla usare benino e mantenere viva la passione nel creare modelli appaganti per me.

Ed invece ho aperto un mondo nel web ed ogni persona mi ha portato una domanda nuova a cui dovevo rispondere e per farlo dovevo studiare e da qui l'inizio dell'acquisto di tante marche diverse di macchine.

La tua la prima resta quella dove esprimi te stessa ma le altre vanno studiate e così ho deciso di riprendere in mano la Singer che insieme a Passap salvo qualche guerra nucleare o terremoto ed affini, mi terranno compagnia nell'inverno prossimo.

Ho voglia di capire, confrontarmi su macchine diverse ma sempre per rispondere con competenza e dopo 33 anni io sono ancora a scoprire nuovi punti e questo lo trovo una grazia del cielo e tutto e' dovuto alla mia smania di mostrare come 400 aghi e due carrelli e la voglia di provare rendano la vita un'avventura fantastica libera dai pensieri quotidiani che spesso mettono solo paura.

Diamo il via alla nuova stagione vado a prendere la singer!

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Il potere di una scala 
Mi sono trovata a chiedere ad un'amica se poteva darmi una mano per raggiungere i punti della casa dove serviva una scala.

Quando i figli hanno preso il volo diventa difficile per me disturbare la loro vita con le mie richieste di aiuto, ne ho avute troppe io per farle passare agli altri.

Ovviamente tutto da programmare, ma la mia mente va da sola e scala alla mano l'ho guardata e la mente in un primo momento ha pensato che mai ce l'avrebbe fatta a salire i gradini e a staccare tende, a pulire in alto stando sulla scala.

Il ginocchio mi ha ricordato quanto fa male se lo sforzo e ho richiuso la scala.

E' un po' di tempo che mi ripeto che ho molte limitazioni rispetto a 10 anni fa ed e' vero solo che a forza di ripetermelo vivo come un'ottantenne dal punto di vista di faccende domestiche sempre in protezione della mia salute.

Se faccio un giorno da trentenne lo pago per settimane se non mesi ma ieri ho rischiato dovevo sapere se ho instillato nozioni sbagliate nella mia mente.

Alle 3 staccavo tende, pulivo le mensole in alto, scendevo e salivo dalla scala come se niente fosse e ho capito alla mente dai un comando e quello ubbidisce.

Lungo antefatto per dire che veramente siamo quello che pensiamo.

Non ho dolori questa mattina ai muscoli nonostante il temporale e l'umidità ma progetto nuove salite e discese dalla scala perchè io ho bisogno di riprendere la mia autonomia anche in questo.

Non mi nascondo dietro ad un dito, conosco i miei limiti ma ho capito che sono più quelli mentali che fisici quindi mi riprendo tutto anche la mia vitalità fisica perchè tanto sto male nella misura in cui sono ingabbiata nella vita degli altri.

Piccoli passi di un trauma enorme vissuto per i comuni mortali ben 5 anni fa, per me solo ieri quindi mi riprendo, salute, cuore, maglieria.

Ci vuole un grande motore per avere tante energie e le mie sono nella mia libertà di prima attrice della mia vita in tutte le sue manifestazioni.

Vado metto a posto la mia libertà e torno nella maglieria con nuovi progetti non per gli altri ma per me per scoprire ogni giorno nuove emozioni di me!

Ho liberato da due giorni la vera me o meglio quella parte di me ingabbiata nelle disponibilità verso gli altri. Usiamo il sistema di mia nonna, chi chiede deve attendere e andiamo avanti verso nuovi progetti di scoperte su macchine diverse e l'aria fredda sulla pelle e la pioggerellina mi sembrano un riconoscimento del cielo al mio progetto. Tutti ne godranno della mia libertà di essere e fare ma nessuno si permetta più di dirmi cosa fare delle mie giornate, sono mie e guai a chi le ferma è permesso solo a Dio.

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Farsi piccola piccola 
Ho una mia teoria che ho applicato nella vita, se devi far crescere e far diventare forte chi ami, fatti piccola, fa sentire loro sempre più forti; ma quando ti accorgi che sono forti e capaci di manifestare la propria personalità nella vita, torna ad essere te stessa.

La teoria l'ho applicata alla vita dei miei figli, poi quello che non sapevo era che dovevo ritirare fuori le unghie per riprendere io il ruolo che mi competeva con la mia personalità, e sto ancora lottando ma vincerò gli ultimi baluardi poi torno nel pieno splendore di me stessa, anche se poi la vecchiaia mi renderà totalmente fragile ma lo affronterò fra una ventina di anni.

Nella maglieria ho applicato lo stesso sistema, ho mostrato che si poteva fare e come fare e ho visto centinaia di persone diventare forti e sicure e ieri ho deciso come per i miei figli che e' tempo di riprendere la mia libertà d'azione.

Tutti hanno preso slancio, forza e godendo di questa cosa torno a volare serena, tanto chi inizia ha mondi diversi su cui appoggiarsi io riprendo il mio viaggio solitario di alto appagamento perchè imparo da una nuova esperienza mille cose diverse.

E' bella la mia vita, fatta di immensi sacrifici, di lavoro continuato, ma anche di grande soddisfazione personale per i doni ricevuti e che non seppellisco ma continuo a condividere con il mondo ma ora si fa a modo mio .

In cima ai miei obbiettivi non c'e' più farmi piccola per fare grandi gli altri, il compito e' finito ora torno solo a fare serena anche nella maglieria me stessa.

Invidie estreme, gelosie di persone piccole mi hanno fatto male ma anche regalato una forza e una coscienza di me stessa che non avrei mai scoperto.

Apriamo la nuova stagione di maglieria, ora si crea il mio mondo perfetto per me, dove farò quello che voglio, come voglio, godendomi ogni attimo di apprendimento personale perch anche questo e' un dono.



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Nessuno ti fa niente 
Nessuno ti fa niente, sei tu che lo permetti.

La frase che mi e' stata detta, mentre in preda ad un pianto irrefrenabile qualche anno fa, sfogavo la mia difficoltà di vivere.

Una frase che si e' stampata a marchio nella mia anima, perchè era stata detta in un momento di profonda fragilità, mentre combattevo contro la morte di chi amavo alla follia.

Anni dopo, la trovo ancora la chiave di svolta, di ogni mia situazione difficile.

La vita mi ha insegnato che se ubbidisci, se sei come gli altri vogliono e non ti ribelli, tutti ti accolgono e ti trattano bene; peccato che il risvolto della medaglia, sia che tu vivi la loro vita, non la tua.

Ieri sera ho visto lo sceneggiato sulla vita di Coco Chanel e in alcune sfumature c'era una piccolissima parte di me, sopratutto nella lotta per manifestare il tuo dono e non dipendere da nessuno.

Vivo male la replica della mia prima parte della vita, in forme diverse ma si somigliano tanto, solo che non permetterò che si ripeta.
Mi sono alzata ricordandomi che ho fatto un calendario delle mie disponibilità e sopratutto che il mio tempo sta finendo, quindi non possono esserci repliche, ma devo prendere quella frase e metterla in atto ...non permettere niente che non vuoi tu, di tua libera scelta.

I no sembrano antipatici ti fanno passare per un'egoista, questa è la società dove se non ti allinei al pensiero dominante vai bollata, corro il rischio perchè ho pesato le due monete.

Una porta scritto servizi e sottomissione ai doveri e nel retro porta lacrime e sofferenza dell'anima.

L'altra porta tanti no e dietro la parola libertà di essere come veramente vuoi essere.

Io ho scelto, pago prezzo tanto alla fine c'e' solo la mia morte e con me farò i conti, prima che con Dio. Sempre io deciderò le scelte future ed io scelgo di vivere senza accettare compromessi odiata o amata e ne ho le forze per reggere le conseguenze... quindi animo e si va verso un nuovo modo di esistere.

Ho dato agli altri ogni pezzetto di me ora quello che rimane e' mio.






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OR e MIA 
Chi scrive sa quanto sia difficile che sia un blog o una guida fotografare modelli e spiegare.

Se sono grandi si perdono particolari, li rimpiccolisci e non rendono l'idea.

Sono rimasta bloccata un bel po' quando ho deciso di spiegare le gonne su come fare per rendere in foto bene i vari passaggi, da grafico e' facile e mi sono imparata da autodidatta con supporto amica dalla Germania a farli, non saranno eccezionali ma rendono perfettamente l'idea del modello. Restava il dubbio sul modello eseguito e sopratutto se parlo di 10 tipi di gonne prima di farle tutte passa un anno e spesa non indifferenti in filati che davvero la guida non ripagherebbe.

Poi era come l'uovo di Colombo facciamo gonne su misura per bambole e cerchiamo la bambola su Amazon.

Non ho trovato molto ma io confido sempre che se l'idea e' quella giusta l'universo si attiva ed e' arrivata lei nella sua scatola con il suo giacchino di lana e il vestito, 13 euro e mi sono trovata davanti la soluzione del problema-

Vestire una bambola o una donna le regole sono le stesse e così da campione ho fatto la mia gonna dritta la mia prima gonna dai miei lontani 16 anni.

Adoravo a quell'età vestire la mia Tania, l'antenata della più famosa Barbie.

La sarta e la maglierista di famiglia erano felici di togliersi qualche avanzo ed io non certo con la sicurezza di oggi ci passavo intere serate e mia madre non capiva terrorizzata che volessi smettere di studiare per fare la sarta.

Giocavo non sapendo che poi sarebbe diventato comunque la mia vera vocazione, il diploma l'ho preso ma sono qui a 61 anni a vestire ancora le bambole anche se mi servono per illustrare una guida come nessuno l'ha mai scritta.

Le prime 3 le ho scritte per amore degli altri per aiutare a mettere in luce le prime basi, le prossime le scrivo per me perchè resti al mondo un valore aggiunto anche se nella maglia a macchina perchè chissà che un giorno non siano una benedizione per qualcuno quelle tante pagine che mi costano sudore tanto sudore.

Il sorriso sulla casualità in un giorno di fine agosto con 39 gradi all'ombra sul termometro del terrazzo 16 - 61 sono sempre a vestire bambole solo che in mezzo ci ho messo una vita di studio e di emozioni... e andiamo avanti che il cielo sa quello che deve fare ed io confido in lui e finchè ho respiro lotto per lasciare qualcosa di buono quando mi chiameranno in altre luoghi!






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