Pensandoci bene 
alla luce del vissuto di questi ultimi mesi, mi sono fatta un'idea tutta mia e personale sulla vita, la vita e' semplice una serie infinite di prove da superare, dove c'e' da scegliere sempre costantemente da che parte stare, buio o luce, dove sei imprigionato tanto per complicare un po' le cose nell'educazione ricevuta e nella morale della societa' in cui vivi, in tutto questo se riesci a capire che il protagonista sei tu, le prove sono le tue forse riesci a anche a sopravvivere, senza troppe sofferenze, certo e' che il percorso anche se avviene in scenari che agli altri possono sembrare perfetti, invidiabili, credo che non sia facile per nessuno, ognuno il suo cammino, con un'afa bestiale, un caldo che di umano non ha niente, che dopo due giorni a 38 gradi morderesti l'aria, riesci a pensare e a dedurre che l'illusione e' costruire beni materiali, posizioni sociali, allietare servizievolmente la famiglia, e invece quando arrivi quassù capisci che tutto e' connesso ad un unico obbiettivo, superare prove per raggiungere il bianco o il nero, in momenti sereni o momenti drammatici ma sempre una scelta devi fare e un bivio affrontare, mi sono chiesta quanti bivi ho affrontato fondamentalmente solo 2, dal primo non ho capito che avevo fatto una cosa eccezionale,anzi mi ci sono macerata l'anima per 35 anni, dal secondo bivio ho ricavato il dono piu' grande, il rispetto per me stessa, mi sono di nuovo messa contro la morale, i pregiudizi e i giudizi ma sono finalmente una persona che si rispetta e si ama, ho affrontato prove estreme per il mio carattere, che mai a mente lucida pensavo di poter superare, ma ce l'ho fatta, ho una concezione mia ora della vita diversa, certezze che si sono insinuate in me, da ogni prova dobbiamo chiederci qual'e' la lezione da imparare perche' e' inutile altrimenti viverla.
Prendere coscienza di esistere, che la strada e' solo tua, che sei in cammino fra prove e dolore e ogni tanto acqua fresca e pura per lenire le ferite, ma fondamentalmente tutto quello che ci succede e' per metterci alla prova e la reazione e l'apprendimento porta al bivio successivo, l'obbiettivo e' sempre lo stesso uscire nella luce o nel buio perche' la morte e' la porta d'uscita, ma oltre credo che ci sia la rivelazione delle proprie azioni, mi piacerebbe pensare di aprire la porta ed essere abbagliata ed entrare in uno stato dove e' solo pace e gioia, mi terrorizza l'idea di aprirla e trovare solo buio e vischiose sensazioni di odio.
Certo la mia mente non capisce ma a istinto sono certa che l'unica cosa che ci portiamo via e' il buono e i gesti d'amore, a noi la scelta, non sempre e' facile ma si puo' vivere costruendo un mondo interiore fantastico, nel posto dove siamo, e non parlo piu' di allietare la vita agli altri ma di pensare al proprio spirito, azioni determinate al rispetto di se stessi onore al dono di esistere, e vivere al meglio dei propri doni, non importa se sei un avvocato, un politico, una casalinga, un muratore, non e' lo stato sociale ad impedirti o a permetterti di manifestare i tuoi doni, continue scelte per il proprio cammino personale, perche' si lascia un segno in ogni persona che si incontra, e io vorrei essere ricordata come una bella persona che ha mostrato sinceramente chi e'!

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40 anni  
fa il 3 agosto, alle 15 il caldo si ruppe ( caldo in confronto a quello di oggi un piacere sulla pelle) io ero a casa con la mia amica Simona si rideva e scherzava leggendo Grand Hotel e arrivo' lui a prenderci in giro, maglietta bianca e pantaloni neri e tutti quei riccioli in testa neri, la pioggia arrivo' all'improvviso, fuga in casa e alle 5 ci si fa il chilometro e mezzo per accompagnare la mia amica a casa, al ritorno mentre si scherzava come si puo' scherzare a 17 anni mi disse facendosi serio " non ho niente da offrirti non ho nemmeno un lavoro ma ti amo vuoi essere la mia ragazza?" Io sono una che pondera certe risposte non ho mai detto si... nemmeno quando l'ho sposato e' stata usata la formula "Io prendo te.." ma credo che l'abbia capito che era un si....per tanti anni in questo giorno ho sempre preparato un dolce , una sorpresa e lui mi ha sempre fatto un piccolo dono d'amore, se escludiamo il 3 agosto del 1980 in cui ci si e' schiantato addosso un pazzo a 120 mentre eravamo fermi ad uno stop, e' stato sempre un giorno dolce, ha mantenuto la promessa mi ha amata sempre nella gioia e nel dolore, e credo che ci amiamo ancora, almeno io si ne sono certa, sono teneri e puri nei miei ricordi quei due ragazzi del 1973, un viaggio lungo molto lungo, difficile, dove gioia e dolore si sono alternati, niente ricchezze materiali ma tante dell'anima, questa e' la mia sorpresa per lui, per dirgli ancora che lo amo anche se credo che lo sa, ovunque sia e qualunque forma abbia, ora mi aspetto il suo piccolo dono e continuiamo un viaggio all'apparenza separati ma l'amore fa da ponte a cose che a volte sono inspiegabili e io sono quasi 10 mesi che lo so...auguri amore ti amo sempre...Quanto? come al solito..... un chilo e mezzo!



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La memoria 
Mi sentivo strana ansiosa, i problemi ci sono ma non così difficili da non affrontarli, eppure c'era una leggera ansia tanto che la comunico ad uno dei figli, dopo aver scritto mi cade l'occhio su che giorno e' ...e' agosto il primo normalmente di questi tempi ero a costruire mentalmente una piccola sorpresa per ricordare il nostro anniversario di fidanzamento, ecco cosa avevo, io presa da problemi e beghe non ero cosciente ma la mia mente si, fantastico che macchina meravigliosa il nostro corpo e appena ho capito ho rilassato il fisico, spesso la mente lavora a nostra insaputa, un colore, un odore, un film, una canzone, tutto attiva sensori che nemmeno sappiamo di avere, mi chiedo mentre cerchiamo di esplorare l'universo o di capire come funziona la fisica, quanto abbiamo capito del nostro corpo, certo e' che l'involucro contiene sostanze sconosciute, e' una macchina meravigliosa che ci accompagna nel viaggio, limita o esalta i nostri pensieri, il mio corpo l'ho sempre considerato colui che porta in giro la mia mente, comincio a comprendere la grandezza dell'esistere, l'immenso dono di avere un corpo, non so chi ci ha creato ma come idea geniale le batte tutte, sono felice di stare con me, indipendentemente dalla definizione bello o brutto, magro o grasso, alto o basso, la societa' etichetta anche il nostro corpo ma se capiamo che risponde e vive come noi siamo nello spirito e non viceversa, cioe' il corpo e' sano se la mente sta bene, siamo una fantastica macchina, io non sto a giocare con le creme da spalmare, ma cercare di dare al mio corpo pensieri positivi che lo facciano star bene, ieri sera nonostante il caldo ho lessato fagiolini dell'orto della vicina per gratificarci con un buon sapore spirito e corpo... dopo 16 anni a combattere con il male io sono sopravvissuta perche' la gioia dell'essere viva e cosciente del dono era più della disperazione, SO perche' ho aperto gli occhi che il corpo si ammala quando si ammala lo spirito oggi anche qualche medico intelligente lo dichiara, lavorare affinche' si viva secondo quello che siamo veramente nel profondo e io amo la vita ho mille difficili problemi, ma sto prendendo il caffe', pensando che per quanto puo' essere duro vivere e' bellissimo e oggi e' ancora da vivere ....bello no?

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Che caldo 
la responsabilità di se stesse, il reddito totalmente cambiato, il fatto che tutti pensino che siccome sei "anziana" non hai più bisogno di niente, ma tutto e' come prima a livello di spese e tu di sera prima di dormire ti chiedi come diavolo fare, io sono un'esperta del togliermi ma stavolta ho deciso di giocare d'attacco, se il reddito e' basso e' il caso di alzarlo, di organizzare, ragionare,ma fa caldo come sempre il caldo non concilia i pensieri produttivi, diamoci da fare sono anch'io nella bolgia umana della sopravvivenza, scenario non facile, ma possibile, quindi invece di essere qui a preoccuparmi del futuro devo darmi da fare, mi volevo dimostrare se sono in gamba?
Bene e' tempo andiamo c'e' aria bollente gia' in arrivo devo darmi da fare sul serio inizia la mia lotta per il resto della mia vita, mettiamo da parte il dolore, lo mettiamo in un angolo del cuore e tiriamo fuori il coraggio e iniziamo la lotta, e questo insegni alle donne che lavorano fuori casa a non lamentarsi mai, poter contare su se stesse e' la forma piu' alta di indipendenza, poi alle cose ci si arriva un po' alla volta, ma nessuno riconosce una vita di annientamento casalingo e va bene animo e diamoci da fare!

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I piaceri della vita 
credo che siano quelli sottili, ripetuti nel tempo, un'abitudine che ci accompagna nel tempo, il caffe' nero bollente della mattina, scrivere sul blog i propri pensieri, alzarsi senza correre, insomma piccoli gesti che non si considerano finche' non si perdono, ma quando si perdono se ne possono creare altri, credo che da qualche tempo io abbia una strana sensazione come un velato senso di colpa ad alzarmi e fare come mi pare, per decenni sempre sull'attenti come un soldatino, le mie giornate tirate al limite delle forze, fino a crollare, non e' raccontabile a chi non lo vive come possa essere la vita di servizio di una donna con 4 figli , un marito , e genitori anziani del marito a carico, ora mi alzo senza più correre, con calma, anche se fa caldo e qualche anno fa ero in piedi dalle 5 per arrivare a fare tutto prima che il caldo mangiasse i miei pensieri, oggi non mi importa dove arrivo arrivo il resto puo' attendere, beh nella disgrazia almeno la libertà di essere, non sono fuori certo dai guai, ma li affronto meno di corsa,il mio fisico sta recuperando le forze lo so, lo sento, e ben vengano i piccoli piaceri, sfatiamo anche il fatto che si debba vivere per servire e morire di fatica, nuovi tempi, nuovi modi di essere, devo togliermi la sensazione che si possa non pensare a se stessi, tanto nessuno ricorda quello che hai fatto vieni giudicata solo nel presente, fantastico ma tu ricordi e alla luce di questo devi vivere, anni e anni al servizio dei suoceri sentirmi negare ogni aiuto, e ora all'improvviso accusarmi che ero io che non avvertivo che c'era bisogno di aiuto, e' stato troppo anche per uno spirito altruista, quindi mi giudico con il mio cuore e mi spiace e' puro e senza macchia di cattiveria e mi godo il mio caffe' scrivo sul mio blog, ho salutato Dio ho chiesto protezione per tutti e senza nessun dubbio proseguo il mio cammino, ma 5 minuti di pace sono proprio un bel toccasana!

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