Mentre l'arte della tessitura meccanica era gia' nota ancor prima dell'era cristiana di quella della maglia, benche' fosse nota anche nei tempi antichi, non si conosce l'origine nè i mezzi utilizzati per formare la maglia stessa. Possiamo supporre che per molti secoli il lavoro a maglia si realizzasse manualmente mediante l'uso dei ferri da calza o di uncini. Se la macchina per maglieria ad uso industriale risale al XVI secolo, quella ad uso familiare porta la data del 1939. Spetta al reverendo inglese William Lee il merito di aver inventato nel 1589 il primo telaio, ma la divulgazione di questa invenzione avvenne molto lentamente, anche per l'opposizione delle corporazioni che eseguivano il lavoro a mano. Così anche Lee come molti altri inventori non godette dei benefici della sua opera.

Molto più tardi nel 1853 Matthew Toxend invento' l'ago a paletta, e questo elemento permise di costruire macchine più semplici e a dare impulso alle macchine industriali.

L'invenzione dell'ago venne sfruttata simultaneamente dal francese Buxtorf e dall'americano Lamb (1867) che brevettarono una piccola macchina per maglieria rettilinea composta da due fronture. Da questa macchina iniziò il grande sviluppo della macchina per maglieria industriale, ma soltanto un secolo dopo apparve la prima macchina familiare, fabbbricata in Svizzera e presentata in occasione dell'esposizione nazionale di Zurigo nel 1939.

Nella vita delle creazioni-or comparve solamente nel 1982, quando la Brother iniziò una massicia campagna pubblicitaria sopratutto a livello regionale, svariati venditori avevano piccoli spazi pomeridiani, dove signorine competenti facevano sembrare l'arte della maglieria, semplice, immediata con un forte risparmio sui costi del negozio.

Lla famiglia cresce e l'esigenze erano tante.....potevo risparmiare e così nella mia casa entra un modello brother km 2000 ad una sola frontura, per scoprire poco dopo che con una frontura sola si fa poco..... e vai con la seconda frontura inizia così giorno dopo giorno la scoperta di un mondo per me totalmente sconosciuto e nella necessità di vestire la mia numerosa famiglia scopro una vena artistica che non sapevo di avere, non era certo facile come le dimostratrici  dei negozi Brother facevano sembrare, ma di necessità virtù, grazie ai manuali in italiano e tanta passione sono qui...... con la voglia ancora una volta di iniziare una nuova sfida!Wink