Quelli che.... 
quando rientravi a casa dopo le 7 di sera prima l'occhiataccia di rimprovero di mamma e poi "il non esce piu' per un mese" di papa', carino tanto il programma di Carlo Conti anni 60/70/80/90/ leggero dolce pieno di ricordi che costellano il periodo, e ti viene istintivo quasi dire che bei tempi.....poi Carlo va a porta a porta e i servizi sui vari decenni non sono solo canzonette ma la vita del nostro paese e l'ottica cambia immediatamente un inferno di decenni e il pensiero vola veloce e pensi ma l'Italia mia c'e' l'ha mai avuto un momento di calma? La risposta e' no non c'e' mai il tanti anni un momento sereno..... e vai a letto pensando che in fondo il tempo stai vivendo non e' peggio degli altri decenni passati solamente i ricordi tendono a salvare solo le cose belle e a dimenticare quelle brutte e quasi rincuorata pensi se ce l'abbiamo fatta fino ad ora ce la faremo ancora e vedi un po' meno buio il tuo futuro perche' e' dal peggio che si prende la forza per affrontare il futuro :)

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8 dicembre 2010 
diamo il via con l'aiuto del Cielo alla giornata che per me rappresenta tutte le feste in poche ore, niente doveri ma solo la mia voglia di gratitudine che sa ringraziare il Cielo in un unico modo con la creativita' gia' il presepe e' creativita' e' tirare fuori dal profondo quello che l'anima vuol cantare magari mettendo solo delle statuette di resina su un mobile....quando ero piccola c'era un racconto di credo terza elementare molto bello, in una chiesa di quelle importanti dedicata a Maria c'era la fila per farle dei doni per i miracoli ricevuti, gioielli, fiori, e c'era un povero giocoliere di strada che non aveva nulla da offrire per ringraziare Maria e allora pensa e ti ripensa ando' in chiesa e si mise a fare le sue acrobazie ma venne cacciato e buttato fuori dalla chiesa in malo modo, ma lui aveva deciso e la notte seguente torno' la chiesa era vuota solo qualche candela (a quei tempi le chiese erano aperte non come oggi) e di fronte alla statua di Maria fece il suo spettacolo di acrobazie si supero' per farle omaggio, ma fece anche rumore arrivo' il parroco intenzionato a buttarlo di nuovo fuori... ma si fermo' il vecchio parroco la statua di Maria sorridendo applaudiva e il parroco capi' che era giusto che ognuno omaggiasse Dio con i suoi mezzi e tutti erano graditi....vado a preparare il presepe.... e' il mio modo!

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Ricordi di bimba 
Mentre rispondo a mio marito al telefono con il menu' della cena una semplice bistecca di fracosta, fagiolini e frutta il ricordo esce dal cassetto della memoria, quando ero bambina 5/6 anni a casa mia la festa dell'immacolata iniziava la sera prima con "la venuta", c'era fermento da qualche giorno prima che si fa per la venuta era la domanda ricorrente di mamma per loro era sottinteso "della Madonna" ma io diventavo agitata e nervosa nella mia testa dopo che nonna ci raccontava (io mi devo ricordare di stare attenta con Giulia a quello che dico) che veniva dal cielo e sarebbe venuta in tutte le case a trovarci io non dormivo piu' tutte le sere come faceva buio cominciavo a guardare il cielo, per vedere se arrivava, l'ansia era tanta, mamma di prima mattina era in fermento si preparava un gran bel fuoco nel camino (papa' portava un grosso tronco che doveva fare molta brace perche' sarebbe servita) preparava nelle graticole braciole e spuntature, le insaporiva con aglio e rosmarino , le copriva in attesa della sera, poi andava per prati a raccogliere le erbe che il gelo non aveva ancora rovinato quelle nate con il sole dell'ultimo autunno , le puliva e le lessava, poi sull'imbrunire impastava farina acqua e sale , ne ricava un pizza tonda alta un cm, veniva "nettato " il pavimento di mattoni del camino e vi si adagiava la pizza coprendola con cenere e carboni....una volta cotta si spazzolava e si metteva ancora di taglio al caldo vicino al camino mentre si facevano cuocere le braciole e le spuntature, arrivano i nonni con il vino, le noci , i fichi secchi, l'uva messa a conservare in cantina e si dava il via alla festa...tutti felici e spensierati mentre io facevo il giro delle finestre per vedere se la Mamma di Gesu' veniva anche da noi...e io stasera bistecca e fagiolini...altri tempi

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I cuccioli 
Dove va finire l'enorme energia dei cuccioli?

Avere in casa 3 eta' diverse di gatti e' come fare uno studio sociologico dell'eta' umana e animale

Mamma gatta Lilly ha credo ormai 7/8 anni, Eva la figlia 2 e mezzo e Romualdo (che ha appena acceso la stampante ... come fara' ad accendere e spenere tutto e' un mistero) 3 mesi

Romualdo e' la disperazione delle due gatte con la sua enorme energia mai fermo sempre alla richiesta di attenzioni e' ormai per loro il punto da cui fuggire loro non hanno piu' la sfrenata energia, mamma gatta e' attiva a giornate e a momenti, la figlia grande cacciatrice e' tipo calmo equilibrato schivo, passano ormai la giornata fuori casa e quando ci sono lo temono per i suoi scatti d'energia io li osservo e mi chiedo quando si perde l'energia iniziale, la voglia di vivere, perche' mondo animale e genere umano alla fine si somigliano, Giulia energia allo stato puro come Romualdo, OR come mamma gatta bilancia energie e forze a giornate, mia figlia sembra Eva la gatta solida sicura equilibrata ...ma l'energia vitale irrefrenabile la perdiamo perche' le cellule smettono di riprodursi velocemente o perche' la vita e il passaggio del tempo sul nostro corpo ci frena?
Svegliarsi ed essere coscienti di aver voglia di energia vitale e chiedersi e' la mente che frena o il corpo con i suoi acciacchi ci frena?
Poi pero' penso che energia o meno la vita' va vissuta e nelle piccole cose l'energia per andare avanti

http://www.youtube.com/watch?v=N-A_sPFL ... re=related


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Ogni anno 
superati 50 io d'inverno con l'umidita' ho qualche muscolo che decide di prendersi dei giorni di riposo, vai a letto stai benissimo ti alzi che non muovi un braccio o un polpaccio o un gomito ques'anno mai sentito in vita mia tocca al bicipite del braccio sinistro e' sconvolgente la quantita' di gesti che si fa con un braccio, scoprire che vestirsi pio' essere estremamente doloroso e faticoso, raccogliere i capelli un impresa acrobatica, e da urlo, povero il nostro corpo finche' stiamo bene non ci rendiamo conto minimamente degli sforzi e dei movimenti a cui lo sottoponiamo, ma appena si infiamma qualcosa ragazzi che dolore, e ti accorgi subito della sua importanza estrema nella tua vita, anche scrivere con una mano sola non e' divertente, in fondo e' cosi' per tutto non ci si accorge dell'importanza che ha una persona, una cosa, una parte del nostro corpo finche' non viene a mancare allora si che tutto riprende una dimensione diversa, forse alzarsi la mattina e ringraziare il cielo di stare bene e' gia' un enorme ricchezza, ma nei giorni "in" questo non sei in grado di apprezzarlo.....ben venga un dolore muscolare se serve a farti apprezzare la tua vita quando il dolore se ne andra' ;)

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