Mi arrendo 
Non ci posso fare niente per carattere, non so arrendermi, ma sembra che lo debba fare di fronte alla maglieria che non e' più una passione ma il motore trascinante della mia vita.

Sono entrata nel web per avere un'immagine che fosse fuori dal ruolo istituzionale di madre e moglie volevo un angolo mio dove scappare appena possibile e la maglieria ha preso vita da sola.

Sono diventata la sua lavorante di fiducia, usata, amata, odiata, rispettata, io non volevo tutto questo, volevo solo mostrare come un hobby ti aiuta a portare i pesi della vita che sono uguali in misure diverse per tutti.

Ho provato a fare marcia indietro a tornare dietro una macchina, lasciando ad altri la guida della maglieria almeno sui social, dove niente e' facile e incontri l'umanità in tutte le versioni.

Volevo tornare al mio angolo gioioso, a mostrare senza essere costantemente bersagliata nel bene e nel male.

Il dilemma era forte, la famiglia chiede sempre di più, le forze sempre di meno, il caldo mi ha mostrato tutte le mie difficoltà fisiche e poi non so cosa sia successo ma e' scattata una molla.

Ognuno ha il suo posto di combattimento, ognuno i suoi doni il mio evidentemente e' mostrare e sollevare per qualche minuto l'animo dalle lotte quotidiane più disparate. La signora anziana scrive che le mantengo la curiosità ed il cervello in movimento anche se non ce la fa più a passare il carrello e contare maglie da spostare...le ho consigliato di comprare una passo 3 dove tutto e' grande e il carrello su una frontura sola se oli bene non richiede grande sforzo o di comprare un motore. Mentre rispondevo ho pensato a me fra qualche anno a chi mi farà sognare anche quando non potrò più fare e ho capito che se non mostro nessuno prenderà il mio posto e niente ha senso e tutto finirà nell'oblio dei ricordi anche per me.

Mi arrendo non alle pretese delle persone, ce ne sono alcune a cui dovresti andare a casa, fare al posto loro e magari mettergli anche il capo indosso, ma sono poche per mia fortuna, mi arrendo alla mia paura di restare senza la maglia a macchina da seguire quando non potrò più farlo io.

Ci spero che la maglieria resti viva e vitale la porto avanti un altro po' finisco di scrivere guide, come dice un'amica lascerò un enciclopedia vecchia maniera è probabile ma so e sento che e' l'unico modo per lasciare quando io non potrò più seguirla viva e vitale...costi quel che costi mi arrendo e il primo che mi scrive che sono ricca per le vendite gli mando l'estratto conto della banca .

Se a questo mondo funziona qualcosa e' perchè qualcuno fa oltre al guadagno, mi arrendo ma con intelligenza, farò quello che serve per lasciare dietro di me un valore ma per quello che io considero tale, per cui riprendo in mano il mio mondo, non per la gente e nemmeno per il mio piacere, semplicemente per non far morire quello che ho creato nei prossimi anni.

Chissà che un giorno chi muore non lasci una macchina e le mie numerose guide ed una giovane donna o uomo preso dalla curiosità non decida che ci vuole provare ed io ci sarò a guidarlo senza dover chiedere niente a nessuno. Dice che si fa prima a vedere un tutorial, senz'altro si fa prima ma se vuoi sapere devi leggere e studiare per fare davvero e questa e' la strada a cui mi dedicherò se il cielo e' d'accordo nei prossimi anni vado e torno a scrivere e qualche tutorial qua e là!

Mi arrendo a quella spinta che viene dal profondo rendo alla maglia a macchina quello che lei ha donato a me in questi 33 anni ;)



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La 33esima stagione 
Iniziamo la nuova stagione di maglia a macchina, ho messo punti fermi con me stessa uno sicuro e sempre lo stesso, conoscere sempre di più.

Era meglio e lo penso spesso essere rimasta con la mia prima macchina e saperla usare benino e mantenere viva la passione nel creare modelli appaganti per me.

Ed invece ho aperto un mondo nel web ed ogni persona mi ha portato una domanda nuova a cui dovevo rispondere e per farlo dovevo studiare e da qui l'inizio dell'acquisto di tante marche diverse di macchine.

La tua la prima resta quella dove esprimi te stessa ma le altre vanno studiate e così ho deciso di riprendere in mano la Singer che insieme a Passap salvo qualche guerra nucleare o terremoto ed affini, mi terranno compagnia nell'inverno prossimo.

Ho voglia di capire, confrontarmi su macchine diverse ma sempre per rispondere con competenza e dopo 33 anni io sono ancora a scoprire nuovi punti e questo lo trovo una grazia del cielo e tutto e' dovuto alla mia smania di mostrare come 400 aghi e due carrelli e la voglia di provare rendano la vita un'avventura fantastica libera dai pensieri quotidiani che spesso mettono solo paura.

Diamo il via alla nuova stagione vado a prendere la singer!

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Il potere di una scala 
Mi sono trovata a chiedere ad un'amica se poteva darmi una mano per raggiungere i punti della casa dove serviva una scala.

Quando i figli hanno preso il volo diventa difficile per me disturbare la loro vita con le mie richieste di aiuto, ne ho avute troppe io per farle passare agli altri.

Ovviamente tutto da programmare, ma la mia mente va da sola e scala alla mano l'ho guardata e la mente in un primo momento ha pensato che mai ce l'avrebbe fatta a salire i gradini e a staccare tende, a pulire in alto stando sulla scala.

Il ginocchio mi ha ricordato quanto fa male se lo sforzo e ho richiuso la scala.

E' un po' di tempo che mi ripeto che ho molte limitazioni rispetto a 10 anni fa ed e' vero solo che a forza di ripetermelo vivo come un'ottantenne dal punto di vista di faccende domestiche sempre in protezione della mia salute.

Se faccio un giorno da trentenne lo pago per settimane se non mesi ma ieri ho rischiato dovevo sapere se ho instillato nozioni sbagliate nella mia mente.

Alle 3 staccavo tende, pulivo le mensole in alto, scendevo e salivo dalla scala come se niente fosse e ho capito alla mente dai un comando e quello ubbidisce.

Lungo antefatto per dire che veramente siamo quello che pensiamo.

Non ho dolori questa mattina ai muscoli nonostante il temporale e l'umidità ma progetto nuove salite e discese dalla scala perchè io ho bisogno di riprendere la mia autonomia anche in questo.

Non mi nascondo dietro ad un dito, conosco i miei limiti ma ho capito che sono più quelli mentali che fisici quindi mi riprendo tutto anche la mia vitalità fisica perchè tanto sto male nella misura in cui sono ingabbiata nella vita degli altri.

Piccoli passi di un trauma enorme vissuto per i comuni mortali ben 5 anni fa, per me solo ieri quindi mi riprendo, salute, cuore, maglieria.

Ci vuole un grande motore per avere tante energie e le mie sono nella mia libertà di prima attrice della mia vita in tutte le sue manifestazioni.

Vado metto a posto la mia libertà e torno nella maglieria con nuovi progetti non per gli altri ma per me per scoprire ogni giorno nuove emozioni di me!

Ho liberato da due giorni la vera me o meglio quella parte di me ingabbiata nelle disponibilità verso gli altri. Usiamo il sistema di mia nonna, chi chiede deve attendere e andiamo avanti verso nuovi progetti di scoperte su macchine diverse e l'aria fredda sulla pelle e la pioggerellina mi sembrano un riconoscimento del cielo al mio progetto. Tutti ne godranno della mia libertà di essere e fare ma nessuno si permetta più di dirmi cosa fare delle mie giornate, sono mie e guai a chi le ferma è permesso solo a Dio.

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Farsi piccola piccola 
Ho una mia teoria che ho applicato nella vita, se devi far crescere e far diventare forte chi ami, fatti piccola, fa sentire loro sempre più forti; ma quando ti accorgi che sono forti e capaci di manifestare la propria personalità nella vita, torna ad essere te stessa.

La teoria l'ho applicata alla vita dei miei figli, poi quello che non sapevo era che dovevo ritirare fuori le unghie per riprendere io il ruolo che mi competeva con la mia personalità, e sto ancora lottando ma vincerò gli ultimi baluardi poi torno nel pieno splendore di me stessa, anche se poi la vecchiaia mi renderà totalmente fragile ma lo affronterò fra una ventina di anni.

Nella maglieria ho applicato lo stesso sistema, ho mostrato che si poteva fare e come fare e ho visto centinaia di persone diventare forti e sicure e ieri ho deciso come per i miei figli che e' tempo di riprendere la mia libertà d'azione.

Tutti hanno preso slancio, forza e godendo di questa cosa torno a volare serena, tanto chi inizia ha mondi diversi su cui appoggiarsi io riprendo il mio viaggio solitario di alto appagamento perchè imparo da una nuova esperienza mille cose diverse.

E' bella la mia vita, fatta di immensi sacrifici, di lavoro continuato, ma anche di grande soddisfazione personale per i doni ricevuti e che non seppellisco ma continuo a condividere con il mondo ma ora si fa a modo mio .

In cima ai miei obbiettivi non c'e' più farmi piccola per fare grandi gli altri, il compito e' finito ora torno solo a fare serena anche nella maglieria me stessa.

Invidie estreme, gelosie di persone piccole mi hanno fatto male ma anche regalato una forza e una coscienza di me stessa che non avrei mai scoperto.

Apriamo la nuova stagione di maglieria, ora si crea il mio mondo perfetto per me, dove farò quello che voglio, come voglio, godendomi ogni attimo di apprendimento personale perch anche questo e' un dono.



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Nessuno ti fa niente 
Nessuno ti fa niente, sei tu che lo permetti.

La frase che mi e' stata detta, mentre in preda ad un pianto irrefrenabile qualche anno fa, sfogavo la mia difficoltà di vivere.

Una frase che si e' stampata a marchio nella mia anima, perchè era stata detta in un momento di profonda fragilità, mentre combattevo contro la morte di chi amavo alla follia.

Anni dopo, la trovo ancora la chiave di svolta, di ogni mia situazione difficile.

La vita mi ha insegnato che se ubbidisci, se sei come gli altri vogliono e non ti ribelli, tutti ti accolgono e ti trattano bene; peccato che il risvolto della medaglia, sia che tu vivi la loro vita, non la tua.

Ieri sera ho visto lo sceneggiato sulla vita di Coco Chanel e in alcune sfumature c'era una piccolissima parte di me, sopratutto nella lotta per manifestare il tuo dono e non dipendere da nessuno.

Vivo male la replica della mia prima parte della vita, in forme diverse ma si somigliano tanto, solo che non permetterò che si ripeta.
Mi sono alzata ricordandomi che ho fatto un calendario delle mie disponibilità e sopratutto che il mio tempo sta finendo, quindi non possono esserci repliche, ma devo prendere quella frase e metterla in atto ...non permettere niente che non vuoi tu, di tua libera scelta.

I no sembrano antipatici ti fanno passare per un'egoista, questa è la società dove se non ti allinei al pensiero dominante vai bollata, corro il rischio perchè ho pesato le due monete.

Una porta scritto servizi e sottomissione ai doveri e nel retro porta lacrime e sofferenza dell'anima.

L'altra porta tanti no e dietro la parola libertà di essere come veramente vuoi essere.

Io ho scelto, pago prezzo tanto alla fine c'e' solo la mia morte e con me farò i conti, prima che con Dio. Sempre io deciderò le scelte future ed io scelgo di vivere senza accettare compromessi odiata o amata e ne ho le forze per reggere le conseguenze... quindi animo e si va verso un nuovo modo di esistere.

Ho dato agli altri ogni pezzetto di me ora quello che rimane e' mio.






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