Prima o poi 
vivi con te stessa e per te stessa, non so come ci si arriva ma mentre penso nel letto ancora un minuto per favore prima di alzarmi penso che sono sciocca, posso alzarmi quando voglio le cose da fare sono tutte mie e le farò durante la giornata e mi viene una tenerezza infinita e una gran rabbia per quella ragazzina educata al dovere per la donna cresciuta di dovere, già forse mi serviva quello chissà altrimenti sarei stata educata e sarei in un altro modo, ma non e' che abbia avuto una vita da persona libera e me ne accorgo solo ora, per persona libera intendo che avesse possibilità di essere e fare e pensare a modo suo, forse questo ha fatto in modo che io rispetti oltremodo la libertà degli altri.

Mi ricordo estati che mia madre gridava perche' era tardi e non ero in piedi ai miei doveri, e poi le grida di mia madre si sono sostituite con i doveri familiari e ancora oggi se tardo un pochino scattano i sensi di colpa, doveri doveri doveri e mi vedono tutti sempre di dovere, mi alzavo alle 5 per andare a scuola prendevo tre autobus e viaggiavo quando il freddo era tale che ti tagliava il viso nel buio di una strada provinciale ad aspettare l'unico autobus che mi collegava agli altri E BASTA basta davvero ora capisco che sono stata cresciuta e ho vissuto al dovere, mi dicono tutti che capisco oltre le cose che capisco la gente e certo so cosa e' la fatica e la rinuncia e il dovere e' facile capire se vieni da una vita non facile.

Dove e' la rivoluzione in me............e' nell'aver capito che non ci sto più a farmi scorrere la vita sulla pelle mentre gli altri vivono la loro e non sono nemmeno coscienti di che bella vita hanno, un pezzo della mia vita e' finito definitivamente il tratto più lungo e' passato e ogni mattina che mi sveglio a me viene fatto il dono nei 5 minuti che ci metto ad alzarmi di capire un pezzo del mio passato il senso che ha averlo vissuto.

Prigioniera dei doveri, soffocata e oggi anche incapace di apprezzare i vantaggi che ho, o meglio continuo a vivere come prima ma non e' niente più come prima ma fatico a capirlo, continuo nella mia testa ad essere di dovere e siccome molte cose non riesco più a farle un leggero senso di colpa mi accompagna, la difficoltà e' nel liberarmi dalla schiavitù dei preconcetti delle figure della mia vita ed aspettare l'applauso degli altri al mio modo di essere.

L'applauso come indice di gradimento degli altri verso il mio comportamento insicurezza personale si direbbe, insicurezza di che se non ho avuto il tempo di crescere per me scoprendo chi ero che c'erano solo regole di comportamento che ti classificavano in due modi brava ragazza o donnaccia in entrambi i casi sei fregata perche' la parola persona non veniva contemplata e scegli di essere una brava ragazza ma questo non significa sapere chi sei solo che obbedisci alle regole e ai desideri degli altri, se mio marito mi avesse chiesto di vivere ed ero molto malata sarei vissuta oltre il tempo concesso per non disubbidire, oggi che sono sola di fronte a me stessa costretta a lottare per la mia indipendenza non sopporto nemmeno di essere sfiorata dall'idea di fare quello che io non voglio fare e sono pure incaxxxxxta perche' gli altri continuano a chiedere le stesse attenzioni a cui erano stati abituati dal mio comportamento oggi so con cosa sto lottando nell'abituarmi a liberare la mente dal pregiudizio di essere di dovere, io voglio essere libera di urlare quando voglio e di mangiare quando voglio cosa voglio e ci arriverò ma prima di quello c'e' da togliersi l'idea che i miei servizi richiedano l'applauso devo abituarmi ad avere il mio di applauso non quello degli altri a seconda di come ho servito....crescere nel rispetto di me stessa la mia lotta e' nel dimostrare che sono una persona e non un ruolo.

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Ogni cosa 
ha il suo tempo per accadere, nè un secondo prima nè uno dopo, ci arrivi a capirlo nel tempo, si dice ..ho perso un occasione, sono sfigato, sono sfortunato, semplicemente credo che avvengano quando e' tempo e il tempo lo determina se si pronto ad affrontarle e non lo stabilisci tu.

in questi mesi niente e' successo quando lo volevo io e quando speravo che succedesse, se fosse successo oggi come si suol dire sarei fregata, stamattina si va dal notaio e' tempo di chiudere e l'italia e' uno strano paese nel 2008 un appartamento esiste al catasto registrato a nome del proprietario, nel 2010 risulta venduto sempre e solo al catasto, nel 2013 non sei più il proprietario che e' tornata al costruttore e tu dopo un anno sei incazzato nero e pensi che qualcuno ha giocato al catasto visto che l'appartamento e' abitato da 40 anni dagli stessi proprietari, e in tutto questo ovvio sei tu che devi pagare perchè venga di nuovo accatastato al solito proprietario, normali follie italiane ma e' tempo che tutto torni nelle caselle preposte, probabilmente sono pronta ad affrontare il futuro, non e' roseo sulla carta ma non demordo, terremoti e guerra potrebbero essere l'incognita ben più preoccupante della mia situazione finanziaria e rimbocchiamoci le mani mettiamoci sedute con l'affascinante (convinzione sua) avvocato del notaio, che sarà dispensatore di fascino con le segretarie ma se non mi dà il giro finale alla successione gli faccio scoprire che a me del fascino frega poco sono molto pratica io e ho deciso che il futuro va bene voglio vedere come e'!

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Bella cosa 
non avere rimpianti, pensi mentre ti addormenti, il rimpianto c'e' quando non hai vissuto a pieno le cose che ti succedevano ma io credo di non aver sprecato un minuto del mio vissuto a parte gli anni che vanno dal 1978 al 1996, gli anni in cui per mettere al mondo e curare e crescere i mie figli io non mi ricordo niente e' come aver vissuto solo i giorni salienti e il resto fatica e a disposizione, mi fanno ridere le madri di oggi che con un solo figlio corrono da mamma e suocera, io non sono corsa da nessuno mi sono presa le mie responsabilità sempre, oggi e' giorno dell'anniversario di nozze il giorno di io e lui e il mondo fuori per tanti anni era il nostro giorno in cui riprendere forze, rinnovando una promessa davanti allo stesso altare, Dio come ho temuto questo giorno più di Natale e Pasqua, ecco ci siamo mi sono alzata ho augurato felice anniversario, ho detto un ti amo dal cuore e mi sono fatta il caffe', aver vissuto appieno come un'affamata della vita ogni giorno, aver rubato frammenti di vita nel calderone della famiglia dove dalle 6 del mattino a mezzanotte eri sempre tutti i giorni di servizio aiuta molto, non ho rimpianti per 35 anni ho vissuto un giorno particolare, dove l'amore faceva da ombrello a tutto, e' stato e' passato oggi si vive un nuovo giorno, resterà sempre un giorno particolare dove donavo e ricevevo amore, dove il dono aveva un aspetto non solido ma sottilmente del cuore, e quello posso ancora averlo ringraziare la vita per averlo vissuto, tanta gente nemmeno quello ha quindi un sorriso un attimo per un ti amo e si inizia il nuovo giorno perche' una cosa e' certa sono di nuovo in trincea, questa mia vita e' sempre costellata di dolori ma anch edi profonde gioie del cuore, perchè quando pensieri e preoccupazioni ti mangiana i pensieri tu riesci ad impazzire di gioia perche' ti dicono che in famiglia una nipote avrà un bambino e ti commuovi e pensi che anche in questo anniversario il dono del cuore l'hai ricevuto c'e' niente di più bello di una vita che verrà in un mondo in cui la vita vale poco e la stiamo distruggendo ma e' una speranza che si rinnova, e' la mia di vita non e' di altri miei i sentimenti che provo, mie le emozioni, 3 mesi per una guerra che se ci organizza il papa un giorno di digiuno e preghiera e ci chiede di mandare all'universo energie di pace beh allora qualcosa sta cambiando non tutto e' perduto 3 mesi per sperare e non c'e' tempo per quello che hai già vissuto, andiamo avanti e con la speranza che non tutto e' perduto e con un grazie a quello che hai vissuto!

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Chissà se... 
ce la farò mi dicevo mentre cercavo la forza per scendere dal letto, eh già chissà se ce la farò a vivere come vorrei, inizia un mese tosto, ho fatto molti sbagli in questi mesi ma lo so solo ora, ma del resto con la mente sotto choc e attaccata su molti fronti che nemmeno le peggiori delle persone avrebbero subito il trattamento,restare lucidi e presenti era un pò difficile!
Mentre il calore del letto porta alla mente infiniti ricordi di domeniche di corsa senza respiro a servizio totale del giorno di riposo degli altri membri della famiglia, me la prendo molto calma e va bene sono cambiati i tempi e i modi, anche la mente comincia ad abituarsi al nuovo modo di essere e lucidamente comincia a vedere le cose, poi si avvicina il 4, giorno anniversario di matrimonio, e sopratutto tu ti chiedi quanto il corpo reggerà ai colpi dell'eta' perche' mentre si ricorre all'illusione di non far vedere l'età esteriormente l'invecchiamento cellulare continua, ho capito che lo sforzo più grosso e' accettare di essere soli e di dover badare non solo alla famiglia ma in primis a te stessa.

Diceva l'omino delle pompe funebri che secondo la sua statistica personale vivevano più a lungo le persone sole e le vedove, bah sarà qui non e' quanto vivi a lungo ma come vivi secondo me il problema e la difficoltà e' farlo secondo te stessa.

Sono spaventata? Voi non lo sareste al posto mio?

Poi guardi lo scenario mondiale la vita come e' diventata e pensi che c'e' chi senz'altro dovrebbe e deve essere molto più spaventato di me e con coraggio vado a caricare i documenti di un coprispalle nella scuola di maglieria su FB sono ancora i compiti delle vacanze e torno a scrivere sulla seconda guida sono ai colli come e quali colli abbinare al vari scolli ... andiamo piano verso il futuro con il cuore aperto al bene e al donare poi Dio provvederà!

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Chi farà prima? 
le navi di guerra o madre natura ormai c'e' questa gara in corso, ed e' chiaro che tutto sta cambiando dice che dal 2014 gli scienziati preannunciano climi siberiani e l'arrivo di una mini era glaciale bah io nel mio piccolo ho tanti di quei problemi ch equesti sembrano quasi in secondo piano eppure i miei problemi li posso risolvere, le crisi internazionali o le catastrofi climatiche no e nemmeno i terremoti, era meglio quando sapevamo di meno, pensavo studiando storia medievale con la figlia che una volta mentre curavi il tuo orto arrivavano i predatori uccidevano violentavano derubavano e tu lo sapevi quando erano a un chilometro e non facevi in tempo nemmeno a salvarti ma almeno fino a 15 minuti prima vivevi nella tua bolla con i tuoi problemi oggi sia quello che voglio farti sapere e gli scenari sono chiari ti angosci non guardi nemmeno il tuo orto perdi tutto sapendolo da anni ....che allegria... ma che allegria... siamo alla fine prima del crac?

Chi lo sa come andrà a finire l'umanità, io sogno come so sognare e mi illudo che la speranza muova nuovi modi di essere e vado avanti ma quanto e' dura porca miseria!

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