Siamo alla fine 
dei 4 giorni in cui rivivo il mio calvario, la novita' e' che sono tornata a sognare, siamo su una strada insieme e dobbiamo andare non so dove, ma ci separiamo lui va con il figlio maschio piccolo e io un po' spaventata perche' non conosco i posti sono a Roma, le strade sono brutte e tutte rotte, ma io riesco a capire in un lampo dove devo andare e mi ritrovo in ufficio dove lavora mio marito, ci sono sacchi enormi di stoffe colorate in terra le stanno buttando via e io sono disperata perche' non so come portarle a casa, non si puo' buttare tutto quel ben di Dio penso, e poi vedo mia figlia seduta su una sedia e mi rassereno, mi dice che aspetta un bambino, le donne del'ufficio, prendono i dolci ogni tipo di dolce, torte, biscotti, paste ripiene di creme e mi preparano un vassoio da portare via, ma io voglio le stoffe, c'e' anche il figlio della mia vicina che e' in ospedale da molti giorni per un occlusione alla carotide , dopo che il marito e' morto da un paio di mesi il crollo e io so che non voglio finire come lei e continuo a guardare le stoffe, mentre ognuno parla di mio marito con grande affetto, io mi ricordo solo che e' andato su un'altra strada ma credo di aver scelto io di prendere la mia, strano sogno, sono in quel caos pazzesco in cui la mia anima si dibatte, una parte non vuol lasciare andare il passato (tutti parlano con affetto di lui), una parte ha molte speranze per il futuro (mia figlia incinta), una non vuol perdere quello che ha (le stoffe gettate via e il dolore che mi procura) e una parte infine e' terrorizzata di gettare la spugna e ammalarsi e iniziare un calvario personale di medici e medicine e siccome ho già dato per 16 anni mi convince questa paura piu' delle speranze del futuro e quindi un sorriso che non voglio ammalarmi proprio no, mettiamo il mio cervello in condizioni di riprendersi le sue passioni dalle lane invece delle stoffe torniamo a sorridere nel settimo mese senza di lui, ma posso , devo farcela, perche' io esisto qui e ora e non e' giusto imprigionare lo spirito in una malattia e nemmeno nel ginocchio dolorante!

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Che dormita! 
Ieri si e' giocato con i nipoti, ho scaricato tutta l'ansia che avevo addosso, mi hanno regalato nuove energie, ho dormito senza un pensiero come un ghiro. Ho fatto uno strano sogno, io che abbracciavo dei parenti che mi hanno trattata veramente male, pensavo nel sogno mentre lo facevo che anche loro mi hanno punita per uno dei miei ruoli.... la moglie di... non per Ortenzia, quella in famiglia non la conosce nessuno almeno meno di voi senz'altro, si mi conoscono di più persone sparse su tutta Italia che non i parenti acquisiti ma nemmeno quelli di origine forse il problema e' tutto qui. Come fanno a conoscermi se le mie azioni e i miei pensieri erano la rappresentazione di doveri e pensieri di una coppia, ieri sera mentre in tv vedevo un film leggero leggero ma simpatico pensavo mentre lei veniva lasciata dal marito e il figlio andava all'università in un'altra città e si innamorava di nuovo, cosa c'e' nel mio futuro, non avevo pensato al mio futuro al di fuori di quello che ne penso io, cosa c'e' dietro l'angolo per me , come mi trasformerò, tutto quello che oggi sembra sicuro e deciso fra un'ora potrebbe essere tutto diverso, dice che quello che ci aspettiamo succederà. Io non voglio più un uomo su cui soffrire e lasciarci la vita ed e' l'unica cosa certa, amore ne ho dato ne ho ricevuto ma ora andiamo alla scoperta di me stessa, il ginocchio se gioco con i miei nipoti non lo sento e corro (parolone) con loro, la mia amica psicologa dice che devo chiedermi cosa mi impedisce di andare avanti, niente mi viene da rispondere d'istinto, forse solo le regole inculcate per una vita, quelle dei genitori e quelle del marito e della sua famiglia, sono libera da tutto ciò forse è solo lo stordimento della libertà a cui non sono abituata, in fondo sto facendo quello che facevo anche prima solo che mancando le soliti regole da cui non potevo uscire ora sono frastornata, insomma una leonessa che sapeva cavarsela in cattività ma che ora portata nella savana e fuori dalla gabbia guarda con timore e apprensione tutto lo spazio intorno, non e' paura è stordimento da libertà.....ma ho una valigia appresso devo solo prendere il coraggio e aprirla, e cominciare a costruirmi il mio spazio nella savana e non domani ma da ORA!


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La mente 
mantiene la memoria e inconsciamente dal 9 al 13 di ogni mese io rivivo i giorni di passione e' come se il mio corpo e la mia mente uniti avessero tutta la sintomatologia di quei giorni, sono in confusione, una parte di me lotta per uscire dal lutto, l'altra lotta perchè in fondo se non lasci perdere se non passi oltre ti sembra ancora di stare insieme, sono tutta legata come se avessi un filo immaginario che mi tiene legata tipo mummia, e se mi vengono a dire che il corpo non reagisce agli stimoli della mente mi faccio una risata, ho un grande spirito di sopportazione, una volonta' ferrea a non lasciarmi andare e crollare e non perche' sono rimasta sola, quello so affrontarlo ed accettarlo, io ne ho passate semplicemente troppe, prima nel dolore di uno stillicidio aspettando la morte e lottando per tenerla lontana, poi scontrarmi con la stupidita' umana non mi ha resa certo di buon umore, tutto l'insieme mi ha portato a questo punto, vorrei essere abbracciata come una bambina piccola e sentirmi amata per quello che sono e non ancora una volta se sono brava e ubbidiente e se mi comporto come si deve al ruolo e di prima mattina con tutte le ossa e i muscoli che mi fanno male penso che sono fiera di me e forse anche stupida, fiera perche' ho attraversato a piedi nudi l'inferno e ne sono uscita, stupida perchè mi ostino a pensare di esserci ancora dentro ed invece ne sono uscita, SI SONO VIVA ho ancora una chance vivere secondo me, devo solo scrollarmi di dosso quest'ansia dovuta al ricordo del male nella mia vita, lasciarlo andare non ammalarmi io così tutti vedano il mio dolore, il dolore prima o poi si quieterà appena il cervello farà il suo dovere oggi ho bisogno di cose belle, buone e futuristiche!

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Schede e idee 
Per combattere e prepararsi al risveglio mentale c'e' un unico modo secondo OR tuffare la mente nella passione, la seconda guida quella che portera' sequenzialmente dai bordi alla costruzione compreso il montaggio di un modello e qualche modello spiegato probabilmente occupa i miei pensieri e quelli devo usare, perchè appena mi sento meglio mi metto paura, mi sembra di mancare di rispetto che quello che soffro sia poco e poco evidente e il mio ginocchio mi inginocchia, scusate il gioco di parole, dure a morire le imposizioni e gli esempi con cui sei stata cresciuta, devo prendere visione che non e' piangendo il morto come si dice che risolvo niente, tranne ammalarmi, ieri mi sono guardata tante schede programmando modelli futuri per le guide, gia' perche' il mestiere lo impari dai modelli secondo me da sapere passo passo come affrontarli, ho fatto un sogno stanotte che e' stato un rivivere gli ultimi anni, un gran dolore, io amo sono lieta di poter amare e riempirmi il cuore, ma io devo svegliarmi o questo amore ritorna un amore di servizio e non mi libera mi uccide, l'amore vero e' quello che si vive liberi di essere se stessi , ci si aiuta e si va avanti prendendo forza dell'amore che si dona reciprocamente, bene e' il caso che mi faccia scaldare il cuore da questo amore ma la vita reale e' un'altra cosa, così sogno schede e monto la first lady ho deciso che e' tempo di proiettarmi nel futuro, ma prima devo sciogliere il mio corpo, liberarmi dalla prigione dell'involucro che fa male tutto, e' diventato tutto contratto e sono i miei sensi di colpa che ritornano...non sta bene vivere se lui e' morto.....mi ricordo frasi dette nel tempo dai conoscenti...si e' consolato /a subito dicevano dei vedovi e con cattiveria.... ecco mi frega questo la paura di vivere perche' gli altri mi possono giudicare in modo sbagliato ...cazz la randa...mi devo svegliare o un ospedale mi aspetta ...FORZA nessuno mi puo' giudicare tranne me stessa e io mi giudico bene nessuno avrebbe retto l'inferno che ho tenuto io per tutti questi anni ho diritto ad onorare la mia vita e quindi oggi ginocchio gonfio come un pallone ma sposto le macchine!


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Bene! 
Se ti alzi alle 6,30, la nebbia ti avvolge mentre apri la finestra, il ginocchio ti ricorda che i reumatismi odiano l'umidità ma tu cominci a vedere la speranza che tutto vada verso una fine, ci vorrà ancora tempo ma dopo i giri in Comune di oggi e un a visita in ufficio a Roma dove devi dimostrare che il canone rai non lo pagavi tu ma tuo marito mi resta solo la successione e lì sono cavoli amari ancora una volta dipendo dal parente stretto di mio marito che credo stia impedendo non so se volutamente il rallentamento, prima di morire si dovrebbero mettere a posto tutte le beghe senza rimandare, la morte viaggia con noi, non sai mai quando arrivera' ad avvolgerti quindi meglio essere preparati, chi resta sarebbe tanto contento di vivere il dolore e non lo strazio burocratico, ma ho fatto una promessa sul letto di morte ...alle mie cose badaci tu...l'ultima promessa, la rispetto ma poi iniziamo a modo mio, l'idea che saro' io a decidere del mio futuro e non pensino i miei figli che avranno voce in capitolo almeno finche' il mio cervello avra' la sua funzionalita', poi me ne vado, che una cosa scritta a lettere cubitali c'e' l'ho in testa NON DIPENDERE DA NESSUNO, ho fatto 2 conti ipotetici ho solo 57 anni un buon cervello, un mestiere in mano, e' vero un mutuo non da poco da pagare e una pensione che mi costringerà a lavorare mica male come inizio nuovo, una bella sfida, sopratutto e' la sfida per la mia vita, ho molto amato un uomo, lo amo, amo i miei figli e nipoti, la casa, il cane e i gatti pure i due pesci sopravvissuti, ma ho scoperto negli ultimi anni che tutto questo serve a poco se non ami te stessa se non ti ami per come sei, sono stata anni e anni ad elemosinare amore che credevo di ottenere solo ubbidendo ai desideri degli altri, se non ci fosse stata la mia passione per la maglieria sarei già impazzita e forse malata su un letto d'ospedale, ed invece sono qui ad attendere la bozza definitiva della prima guida frutto di cio' che sono, 7 mesi fa era l'inizio di 3 giorni di morte e disperazione, l'epilogo sofferto di una vita di un brav'uomo, oggi lo faccio diventare l'inizio di nuove speranze, perche' qualunque cosa ci succeda, chiunque abbiamo accanto, di unico c'e' un solo dono da onorare e vivere secondo noi fino all'ultimo respiro LA NOSTRA VITA!


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