Un ciambellone e una crostata 
Solo chi ha messo al mondo e dato vita a 4 nuove energie sa come ogni figlio sia diverso nella sua unicità. Ognuno di loro ha dei doni, ognuno di loro il suo carattere ad ognuno però puoi chiedere cose diverse all'occorrenza.

Scendono dalla macchina ad ora di pranzo, in mano hanno un grosso ciambellone e una crostata ai frutti di bosco, una pasta veloce e tiri fuori cacciaviti e mazzette di ferro.

I mobili sono rimasti accanto a te 42 anni, scelti da due ragazzi, pagati a metà dai 4 genitori, allora si chiamavano mobili componibili moderni, hanno visto tutto, nascite, risate, pianti, disperazioni, cambio di case, e poi la morte e fiumi di lacrime e di disperazione.

Il figlio toglie i vetri, due parti vanno in garage come contenitori, l'altra parte viene smembrata a colpi di mazzetta, un cumulo di tavole che passo dalla finestra ai figli pronte per il camion della nettezza urbana.

L'avevo accarezzato e ringraziato il mobile della mia vita, lo ho amato tanto ma e' tempo che vada, niente sarà come prima, ma nella stanza vuota, in attesa che arrivi la vetrina e il mobile basso, seduta sul divano so di aver finito di sbattermi come una falena addosso alla luce, sono presente a quello che faccio.

Quando ho iniziato questo blog mi stavo trasferendo in questa casa, dal 2007 sembrano passate 4 vite tanto ho lottato con la vita e i suoi eventi, ma ora sono nel presente, con idee chiare sul come viverlo.

Sono 4 giorni che lo sento nelle ossa che io determino ciò che mi succede e come mi sento e ho finito di arrancare per lasciar andare il passato.

Sono pronta inizio e l'anima si fa lieve anche se le gambe tremano perchè l'impresa non è indifferente per le tue forze, ma calcolando le statische avrei un 21 anni di vita ancora ma siccome sono coriacea e ho tanto ancora da raccontare me la prenderò comoda prima di mettere i vestiti sulla sedia ed andare oltre, ma nel frattempo si vive come voglio o non vale la pena, mi adatterò agli imprevisti ma la penna con cui scrivo la mia storia la terrò ben salda nella mano.

E' finito il tempo dei se e dei ma...vado!:)



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Il mio tempo 
Alla fine lo capisci, dopo aver sostenuto tutti, corso come una pazza per crescere 4 figli, in un tempo dove anche uno solo era un problema, aver soccorso nel male fisico, aver perso battaglie, risvegliato la maglia a macchina, aver perso la tua unica battaglia, rimanere sola senza il tuo compagno di una vita, e' il tuo tempo.

Ero libera di scegliere come sempre o piangermi addosso e lasciar andare in rovina quello che avevo costruito o rimboccarmi le maniche e lottare, ho scelto la seconda, poi anche le lotte si sono calmate e mi sono vista.

La lotta con i lutti, i problemi, nonostante tutto avevano lasciato una donna che sul fisico porta tutti i segnie le cicatrici delle battaglie della sua vita e mi è venuta voglia di prendermi in braccio e coccolarmi.

L'amore dato agli altri all'improvviso ho capito che ne avevo bisogno io, era inutile lottare aspettando che l'amore mi raggiungesse da forme diverse, ancora una volta dovevo donarlo per prima ma questa volta il soggetto non avevo capito ero io.

Ho aspettato tutta la vita che qualcuno approvasse il mio operato per ricevere un pò d'amore ci ho lasciato energie e salute e poi ho capito che se non ti ami nessuno ti ama.

Il fisico rotondo, un po' tanto bloccato dai reumatismi, il viso segnato in malo modo dal tempo, lo specchio non rimanda una bella immagine, però mi soffermo sulla luce degli occhi e quelli ti raccontano un'altra storia.

E' il compleanno dell'uomo della tua vita, ti senti una ladra di giorni perchè lui e' morto e tu no, ma se non lo supero la mia storia terrena finisce prima del tempo.

Salgo in macchina decisa anche se le gambe non sono d'accordo ma non le ascolto, vengono dove dico io.

Vetrina in arte povera da 148 cm e mobile basso da 171, le idee sono chiare, le forze di farlo, rinnovo il soggiorno.

La lotta iniziata il 2 gennaio prosegue, dopo le camere si passa al soggiorno e se di denaro non ne hai molto a disposizione sopperisci con il fai da te.

Le forze non ci sono, le gambe non reggono, quello che 10 anni fa facevi in un giorno ora ci vuole una settimana, ma non molli, fai, crolli, piangi ma stai preparando il tuo nido nuovo dove vivere con te e questo ti aiuta non poco.

La morte non è niente, forse, ma dipende da quanto la morte travolge la tua vita a me è stato tolto il muro portante, sono finita sotto le macerie ma ho lottato per uscirne ora sono pronta, coloro il mio mondo e manifesto me, quella che non conosco del tutto, ma sono le mie prove in questo tempo e ho tutta l'intenzione di superarle.

Un paio di mesi e ci sono manca solo Giorgia ( la mia cucina da sogno) ma sarà il mio prossimo sogno da realizzare in tempi molto brevi al cielo piacendo che si deve attivare per trovare le finanze.

Vengo a vivere nel mio tempo per me e con me e all'inferno le gambe ieri per vedere i mobili mi sono fatta una scala da 18 scomodi gradini, per altri motivi mi sarei rifiutata ma corrimano e bastone aiutano sopratutto aiuta se lo vuoi.

C'e' che arriva sull'Everest, io ho piccoli sogni ma sono come scalare picchi altissimi ci sono sono dentro la mia storia con la coscienza di chi vuol amarsi per amare poi tutto meglio e in modo diverso.:)

La maglieria va in pausa ma quando torno, torno anche in quel mondo in maniera più amorevole e creativa, tutto ha un tempo, lei mi ha fatto da sostegno in giorni bui, ora l'accarezzo la mia macchina promettendole esperienze mai fatte insieme e via verso il colore e nuova vita e che il cielo mi accompagni perchè anche questa avventura sa d'amore!



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Sono in lotta 
Ognuno la sua strada, ognuno i doni per viaggiare in questo momento di eternità, breve ma formativo.

L'alba mi ha accolto, ho aperto la finestra del bagno, tinteggiato ieri di uno strano verde, soffitto compreso che rende la stanza diversa, come nuova, mai vista.

I pensieri che vanno dal primo piede fuori dal letto, al bagno. di solito determinano la mia giornata, oggi riguardavano la mia età, non quella anagrafica, ma quella che io mi ripeto da qualche anno.

Se io posso modificare la mia realtà e continuo a ripetere al mio cervello da almeno una quindicina di anni di avere 80 anni e' normale che mi senta come una novantenne.

I reumatismi hanno bloccato una gamba, in realtà è la mia paura di andare avanti da sola nella mia strada.


In quei pochi metri avevo deciso di cambiare il ritornello della mia vita, una vita fatta di obbedienza e allineamento ai desideri degli altri per avere un'armonia intorno a cui non sapevo rinunciare.

Ho fermato tutto, la maglieria, i video, quella parte di me che esprime visivamente quello che amo, va ristrutturata la mia vita se voglio andare avanti serena e senza il male fisico.

Non ho mai comprato oggetti importanti senza l'approvazione di qualcuno, prima i genitori, poi il marito.

Sempre tutto passato al vaglio, per gusti, necessità e denaro.

Oggi arriva il divano letto per la stanza degli ospiti, ho trasformato la stanza del terzo figlio e l'ho fatto senza chiedere niente a nessuno.

Sarà il primo segno importante di una lunga serie nella mia vita.

Sono a tinteggiare muri, togliere oggetti, perchè preparo il nido d'amore per me.


Se la vita ha deciso che io debba avere una nuova vita, rivoluziono spazi, sopratutto esprimo quello che sono.

Rulli e secchi di vernice accompagnano le mie giornate, i miei occhi accarezzano rocche ma per il mio compleanno voglio avere colori e oggetti nuovi intorno a me.

I dolori alle ossa e ai muscoli mi schiantano, ma io mi alzo combattiva lo stesso, devo solo smettere di ripetermi di avere 80 anni cambio i pensieri ho ancora una lunga vita davanti, almeno sulla carta e quindi prima sistemo gli spazi e poi mi apro come un fiore pronta a vivere nel presente.

Grazie a chi ha contribuito al mio cammino, nel bene e nel male, ma prendo il timone della mia vita e se il buon giorno è come nella foto anche la vita approva secondo me!



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Colore 
Ci sono filati che proprio non vedi o non senti tuoi, restano sullo scaffale per anni, ci passi davanti ma niente, nessuna emozione nel vederli e tu di solito con le rocche hai un rapporto molto comunicativo. Le guardi e sai cosa farne, ma in alcuni casi non ti colpiscono e tutto tace.

La confusione nel cambiamento della mia vita, di cui ho preso atto, crea confusione anche nel creare a macchina, ma tu sai che se smetti di creare si passano periodi senza gioia e soddisfazione personale e si vive male.

Ho cambiato colore a due camere da letto, una faticata immane fra rulli e vernice, ho alleggerito gli spazi, ho tenuto l'essenziale e poi ho guardato le rocche tristi come le chiamavo io e ho fatto come con le stanze da letto ho preso il colore e ho dipinto anche loro!

Ci vuole coraggio anche ad uscire dagli schemi che gli altri hanno deciso, io la mia vita e la maglieria la vedo secondo me, nella vita non sempre mi riesce essere me stessa ma nella maglieria proprio non mi interessa che pensano di me e sono io.

Perchè non smetterò finche' gli occhi e le mani mi assistono di creare, per quel sottile piacere di creare modelli che nessuno ha mai fatto e secondo me.

Doveva essere un progettino, una semplice maglietta da casa a vanisè con la macchina per filati grossi, si sta prendendo ore di lavoro, ma mi sta sorprendendo e' l'ultimo capo invernale poi passo al primaverile.

Mentre passavo il colore ho capito che si amo mostrare come fare, aiutare chi inizia, ma realmente sono in pace solo quando ascolto il mio profondo e creo.

Cambiamento che pensavo che toccasse anche alla maglieria, ma mi sbagliavo la maglieria, il creare cio' che non esiste dal nulla, lo stupore che provo fanno parte di me come il sangue che mi scorre nelle vene.

L'avevo scritto, l'ho usato come finale in Ortenzia amore e maglieria che sarei tornata a creare, e a mostrare nel sito ogni tanto, fra tutto quello che mi lega alla maglieria ho capito che posso fare a meno di tutto ma non di un filo con cui stupirmi.

Cambiamento ovunque, ha iniziato la vita togliendomi in pochi giorni un mondo certo e conosciuto, non avevo capito che quando pensi che sia finita è finito un tempo ma se ne hai la forza ne inizia un altro, diverso, sofferente ma se rimani salda in quello che senti, scopri cose nuove di te e prosegui il viaggio.

Un decennio salvo chiamate improvvise dall'altra dimensione, credo che questo sia il mio tempo per la maglieria prima che le mani e gli occhi cedano, bene, voglio splendere, ma non per l'applauso degli altri, voglio splendere per me, mostrando come fare agli altri se gradito.

E si parte per questo decennio nuovo, con meno forze fisiche, con tanti acciacchi di chi non ha risparmiato il suo fisico per gli altri ma voglio viverlo con me e per me.



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Tutto in movimento 
Passano mesi e tu sei lì a lamentarti che tutto è immobile e stagnante, pensieri e preoccupazioni dominano.

Quando però pensi che sei tu che non fai niente per cambiare la situazione e prendi di petto la situazione tutto si anima.

Dal 2 gennaio in soli 22 giorni fra dolori articolari e muscolari che piangi anche a fare qualche piccolo sforzo, tu attivi il cambiamento.

Stanza da letto dove hai pianto come le cascate del Niagara, ha cambiato, colore, disposizione mobili, e qualche oggetto nuovo e si respira un'aria di dolce accoglienza quando entro la sera e ho smesso di piangerci dentro mai più!!!

Il figlio piccolo e' andato altrove a lavorare almeno a cercare di sopravvivere con il suo lavoro e sono impegnata a cambiare aspetto alla sua stanza, che diventerà la sua stanza nuova se tornerà... ma più probabilmente stanza dei video d'estate perche' e' la più fresca della casa.

Ho attivato il movimento e ci sto bene, ne risente la maglieria ma nel sito c'e' tanto di ogni argomento che non ho sensi di colpa.

Nella maglieria come nella vita sono in movimento, tutto il mio essere e' in movimento quando ho superato lo scoglio " sei avanti negli anni, hai perso tutti coloro che ti amavano e ti conoscevano da sempre...e' finita".

Non finisce niente finche' non lo decido io, nessuno comanda nel mio terzo tempo, che nella solitudine almeno abbia la facoltà di suonarmela e cantarmela a modo mio prima che mi acchiappi la vecchiaia del corpo, perche' quella dello spirito non mi avrà mai nemmeno durante l'ultimo respiro, io lo so che non finisce niente lo sento e quindi mi attiverò per la curiosità del dopo.

Si guarda e si cura il mio orticello pieno d'amore e con amore e a breve grande cambiamento nella maglieria, che diventerà espressione della nuova me a 360 gradi...i tempi sono duri e allora io me li gioco a modo mio.





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