Me l'ero ... 
dimenticato il dolore-piacere del risveglio post-disboscamento foresta amazzonica (il mio balcone), c'e' un sole bellissimo e il vento fresco di primavera e le dita sulla tastiera fanno male tanti micro graffi sulle mie mani ma come sono contenta ora le mie piante non hanno piu' foglie secche ne' rami inutili sembrano guardarmi con gratitudine, e' tutto spoglio , triste, le piante sembrano donne al centro estetico durante il tattmento, ma so che durera' poco poi madre natura con la sua energia le rendera' di nuovo vive e vitali, ci assogmigliamo tutti esseri viventi su questa terra, per avere nuove energie ci dobbiamo spogliare di tutto cio' che ci fa male e ci impedisce di esplodere nel nostro splendore, fa male liberarci dei rami vecchi a cui ormai siamo tanto abituati, ma appena liberati esplode una carica vitale che non sapevamo di avere, spesso imputiamo agli altri i cambiamenti della nostra vita finche' non ci accorgiamo che a cambiare siamo stati noi giorno dopo giorno attimo dopo attimo chi ne trova la forza riacquista la liberta' di essere se stesso, e' questo che ho scoperto all'improvviso, sono cambiata profondamente, non volevo ammetterlo ma e' cosi' e mi piace tanto, sono passata attraverso un gran stillicidio di emozioni giorno dopo giorno,ma ho fatto al mio spirito quello che ho fatto al balcone, ho spostato ho cambiato ho tagliato e alla fine anche se ancora non ci sono arrivata, sto scoprendo me, la mia parte che non conoscevo cosi' presa a servire gli altri con grandi sensi di colpa e un immenso senso del dovere radicato da decenni di inculcamenti da parte di tutti, non dico che sia facile ma scoprire che ti ami non ha prezzo e non e' mai troppo tardi! :) :) :)

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E poi arrivo' 
lui, raffreddato starnutiva mentre apriva la porta un'odore di fresie e mimosa invade l'aria mentre stiro ( gia' e' la festa della donna ma si stira mica e' diversa dalla domenica) e mi e' venuto da sorridere perche' me lo sono ricordato 30enne o poco piu' arrivare con la vespa dall'ufficio e fra le gambe tenere 3 mazzi di fiori uno per me e due per le figlie tutti diversi tutti personalizzati e anche questa sera anche se non ha 30 anni e i mazzi sono due (dice che all afiglia sposata ci deve pensare il marito) e' avvenuta la stessa cosa e al di fuori della festa e di quello che io ne penso e delle bufere della vita che attraversiamo insieme,i fiori riscaldano il mio cuore ... un rametto di mimosa segno di affetto per chi legge :) le rose rosse sono mie e mi auguro tanto che portino bene!



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8 marzo la festa 
degli uomini, che comprando un rametto di mimosa si ci danno il contentino e si sentono a posto con la coscienza sorvolando sulle tavole rotonde per la parita' di diritti e tutte le chiacchiere politiche nel mondo, la morte delle operaie in fabbrica con albero di mimose che ci cresceva vicino ha dato il via alla festa, ma se fossero stati uomini non ci sarebbe stato nessun riconoscimento festaiolo, insomma quello che voglio dire e' che anche se mi regaleranno mimose le accettero' per farne omaggio al mio io quello che combatte perche' le proprie figlie abbiano una vita migliore della mia, quando l'uomo usci' dalla caverna per andarsi a procurare il cibo e la donna badava ai figli o magari aveva il pancione, e scuoio' l'animale, lo divise e lo cucino' mentre badava ai piccoli, rigovernava la caverna lui crollo' sulla pelle che lei aveva imparato ad essiccare al sole e si addormento' sereno di aver fatto il suo dovere, lei trovo' anche il modo come allontanare gli insetti dal guerriero che dormiva fra le tante cose che stava facendo e' li che il destino si compi' lui guerriero lei nella caverna e la cosa lui la vide cosi' ... portami rispetto donna che io rischio la vita ogni volta che esco e ti riporto il cibo perche' tu senza di me saresti niente.... meno mle che il cibo a casa ora lo portiamo anche noi continuando a badare ai figli alla caverna e spostiamo ancora gli insetti dal corpo del guerriero.....forza donne che la strada e' lunga ma non ci crediamo piu' alla favoletta che senza l'uomo non saremmo in grado di vivere fuori dalla caverna felice 8 marzo ma non come festa della donna ma con il rispetto per le donne che tanto hanno fatto, fanno e faranno per renderci la vita migliore!

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La matita 
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me? “.
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei la usassi tu, quando sarai cresciuto”.
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. “Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! “.
“Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.
“Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. “Dio”: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.”
“Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.”
“Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.”
“Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.”
“Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione”.

( Paulo Coelho – Sono come il fiume che scorre )

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Non mi sembra 
vero alzarmi attraversare il corridoio , dire buongiorno al cane, schivare la gatta che ti si attacca alla camicia da notte, mettere su il caffe' e il pensiero ti si stampa in mente figlio cuoco dalla fidanzata, marito in ufficio, figlia ad una conferenza di 8 ore sull'arte con Sgarbi che conclude il conto e' presto fatto 4 meno 3 fa uno ODDIO SONO SOLA ma non e' un grido di spavento tranquilli e' lo stupore per uno di quei giorni che sono piu' rari di un eventuale allineamento dei pianeti .... oh mamma la mente fa 200 programmi in 30 secondi e nell'attimo in cui li fa sa gia' che sara' un giorno poco produttivo abituata a districarmi fra i problemi di tutti difficilmente quando sono sola riesco a fare quello che vorrei fondamentalmente il cervello va in tilt-riposo ... sara' come sara' ora inizio la giornta e' cosi' rara che ho deciso di prendermela come viene :)

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